Compagno Billionaire

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– Compagno Billionaire –
di Marco Travaglio
sul Fatto Quotidiano del 26 Novembre:

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Solo due anni fa, Renzi spiegava al Pd cos’è la sinistra, essendone uno dei massimi esperti mondiali: “Essere di sinistra non significa rincorrere i dogmi del passato, salire su un palco, alzare il pugno e cantare Bandiera rossa. Non è con l’amarcord che si difendono i diritti dei più deboli, le ragioni dell’inclusione, l’attenzione per le periferie, per gli esclusi dalla catena della decisione”. E tutti lo prendevano sul serio.

Ora che ha fondato un nuovo partitucolo, può finalmente realizzare la sua sinistra in santa pace, senza nessuno che gli leghi le mani o gli remi contro. Infatti ha subito iniziato a fare cose di sinistra tipo girare il mondo con conferenze a pagamento, riabilitare B., attaccare i pm che lo indagano per le stragi, opporre fiera resistenza alle norme anti-evasione del governo di cui fa parte e invitare Forza Italia a confluire in Italia Viva.

Per far sentire i forzisti meno soli, sta imbarcando quasi tutti i condannati, gli imputati e gli indagati del Pd, ma anche di FI. E l’altro giorno, per meglio difendere i deboli e le periferie, è volato a Riyad per incontrare i compagni emiri e cenare al Billionaire con Flavio Briatore, celebre pensatore terzinternazionalista prescritto per false fatture e indagato per corruzione, e con Tommaso Buti, noto intellettuale operaista arrestato e imputato per bancarotta fraudolenta.

I due lo guardavano storto perché è ancora colpevolmente incensurato, anzi neppure indagato, il che lo rende parecchio inaffidabile. Ma li ha subito tranquillizzati con le sue credenziali al di sotto di ogni sospetto: suo padre e sua madre hanno una condanna in primo grado per false fatture e il babbo altri processi che promettono bene, per non parlare del suo Giglio Magico fornitore ufficiale delle migliori procure.

Ora il Compagno Billionaire sta studiando le prossime mosse per completare la svolta a sinistra. Boschi permettendo, dirà alla Carfagna: “Se non fossi già sposato, ti sposerei”. Quando ne verrà respinto (“Ma ti sei visto?”), annuncerà il suo fidanzamento con Francesca Pascale. Quando lei smentirà tutto (“Piuttosto mi metto con la Bellanova”), ingaggerà un boss mafioso come stalliere nella villa con mausoleo di Firenze. Quando quello rifiuterà (“Uomini d’onore siamo, dei cazzari non ci fidiamo”), spiegherà di aver imposto la Ascani all’Istruzione “perché mi ha detto di essere la nipote di Mubarak”. Quando Mubarak negherà (“Era più credibile quella di Ruby”), farà l’elogio della prescrizione. Anzi no, quello l’ha già fatto. Ma potrebbe rifarlo perché è impossibile che ricordi tutte le cazzate che spara. L’unica differenza dal passato è che ieri le sparava gratis, ora invece lo pagano.

 

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