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Le “ricette” sono di facile realizzazione, come spiegato anche dall’Oms. “Servono, in alternativa, etanolo (alcol etilico) al 70%, perossido di idrogeno (acqua ossigenata) allo 0,5% oppure ipoclorito di sodio (la comune candeggina da bucato o varechina) allo 0,1% e acqua di rubinetto, necessaria ad abbassare l’eccessiva concentrazione dei prodotti casalinghi, che può risultare non ottimale”. Ecco come procedere per realizzare tre preparati diversi, ma tutti molto funzionali:
1) miscelare:
– 0,4 litri di alcol denaturato al 90% (quello rosa in commercio), equivalente a circa due bicchieri di plastica colmi;
– semplice acqua del rubinetto, fino a raggiungere un totale di mezzo litro.
Questa soluzione, “può durare anche una settimana”.
2) miscelare:
– 0,1 litri (pari a circa metà bicchiere di plastica) di acqua ossigenata per medicazione al 3% (10 volumi);
– acqua del rubinetto, fino ad arrivare a mezzo litro di soluzione disinfettante.
Questa soluzione, va preparata ogni giorno “perché il principio attivo non è stabile oltre le 24 ore”.
3) miscelare:
– 10 ml di candeggina da bucato al 5% (circa un cucchiaio da minestra);
– acqua di rubinetto fino ad arrivare a mezzo litro.
Questa soluzione, va preparata ogni giorno “perché il principio attivo non è stabile oltre le 24 ore”.
Si raccomanda tutti questi prodotti devono essere utilizzati solo ed esclusivamente per pulire e disinfettare le superfici di casa. Non per la cura del corpo e della persona.