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La Corte di Giustizia dell’Ue conferma l’ammenda di 2,4 miliardi di euro inflitta a Google per aver abusato della propria posizione dominante favorendo il proprio servizio di comparazione di prodotti.
L’impugnazione proposta da Google e Alphabet è stata respinta. Google è ritenuto responsabile di aver favorito e imposto il proprio servizio di comparazione di prodotti rispetto a quello dei concorrenti. La decisione della Commissione e la conseguente multa da 2,4 mld era stata presa a fine giugno 2017.
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