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di Laura Castelli
Non c’è nulla di peggio di un partito che si incarta e si contraddice da solo.
I fatti:
– Chiara Appendino chiede al Governo ciò che deve al Comune di Torino. 61 milioni così come da sentenze del Tar e del Consiglio di Stato.
– Piero Fassino comincia a scalpitare perché se oggi Torino vanta questo credito è grazie a lui. E quindi chiede riconoscenza.
– Maria Elena Boschi in TV dichiara che a Torino non spettano questi soldi, che non sono dovuti.
Ammetto di essere un po’ confusa. Sarà mica questione di colore politico? Chissà cosa risponderà Fassino alla sua compagna Boschi.
Noi rispondiamo così:
“Non lo dice Chiara Appendino che quei 60 milioni spettano a Torino, ma due sentenze, una del Tar e l’altra del Consiglio di Stato – ha dichiarato la Sindaca di Torino – Il Governo dovrebbe avere con le amministrazioni locali un rapporto istituzionale e non legato all’appartenenza politica, cosa che dalle dichiarazioni di Boschi mi sembra che non avvenga per Torino.
Faccio appello affinchè tutta Torino si unisca a noi in questa battaglia che è una battaglia per la nostra comunità e per tutti i torinesi”.
E ancora: “Gli esiti delle due sentenze dei giudici amministrativi certificano la correttezza dei calcoli effettuati dai nostri uffici. Per questa ragione abbiamo deciso di rimettere la questione al Consiglio di Stato con un ricorso di ottemperanza che sarà notificato nei prossimi giorni ai ministeri. Come sono state trovate soluzioni transattive per altri comuni come Lecce, tramite l’inserimento di un emendamento specifico nella finanziaria, ci saremmo aspettati lo stesso trattamento per Torino. Chiediamo niente di più e niente di meno di ció che ci è dovuto.” ha concluso Chiara Appendino.