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“Tutte le firme raccolte a Roma per la presentazione della lista di Virginia Raggi sono autentiche e autenticate”, lo riferisce il M5S sul blog di Beppe Grillo.
Ecco come prosegue l’articolo:
“Il servizio de Le Iene riferisce di una presunta irregolarità formale su un atto (chiamato atto principale) redatto dai delegati di lista, ma è bene chiarire subito che non sono le firme a essere irregolari. Ma anche ipotizzando che ci sia un errore formale questo non inficia la regolarità e la legittimità della lista.
A tal proposito il TAR del Friuli Venezia Giulia 28 giugno n. 450/2006 ha avuto modo di rimarcare che “è del tutto inconferente, ai fini della regolarità delle operazioni elettorali, che l’autenticazione delle firme dell’atto principale sia antecedente a quella delle firme contenute negli atti separati”.” e che “Questa discrasia, però, non è sanzionata dalla legge: e non potrebbe essere altrimenti, dato che non impinge su nessun principio in materia di operazioni elettorali”.
Mettetevi l’animo in pace: la Raggi è legittimamente sindaco di Roma votata da più di due terzi degli elettori romani”.