E’ finita un’era…..

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Forza Italia, il partito fondato da Silvio Berlusconi, naviga in acque sempre più agitate. Tra malcontento interno, sconfitte politiche e tensioni con la famiglia Berlusconi, il partito sembra aver perso la bussola. A guidare il malumore sono Marina e Pier Silvio Berlusconi, che non nascondono più la loro irritazione per la gestione del partito, ormai dominato dal “quartetto” composto da Antonio Tajani, Deborah Bergamini, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.

L’ultima batosta è arrivata con la scelta del giudice costituzionale alla Consulta, dove Tajani ha subito una pesante sconfitta. Nonostante i tentativi di imporre la propria linea, il segretario di Forza Italia si è trovato isolato, evidenziando le divisioni interne e la crescente debolezza del partito.

Ma il problema di Tajani non è solo politico. Da tempo, la famiglia Berlusconi è alla ricerca di un sostituto per il 70enne leader ciociaro, considerato ormai un burattino nelle mani di Giorgia Meloni. La premier, con la promessa di candidare Tajani alla presidenza della Repubblica nel 2029 (un sogno che sembra sempre più lontano), è riuscita a “anestetizzarlo”, riducendolo a un ruolo marginale nel governo.

La situazione è diventata insostenibile anche per Marina e Pier Silvio, che faticano a nascondere il loro disappunto. Con un ritardo cognitivo imperdonabile, la famiglia Berlusconi ha finalmente compreso che il governo non è un’alleanza, ma un monocolore guidato dalla “statista della Garbatella”, come viene spesso definita la Meloni.

A complicare ulteriormente il quadro c’è un altro “nemico” di Tajani: Gianni Letta, storico braccio destro di Silvio Berlusconi. L’89enne Letta, da sempre una figura chiave nel mondo berlusconiano, non ha digerito il mancato sostegno di Tajani e dei suoi alleati nella battaglia per portare Simona Agnes alla presidenza della Rai. Nonostante le promesse, il segretario di Forza Italia e i suoi compari non si sono spesi a sufficienza, limitandosi a dichiarazioni di facciata.

Il risultato è un partito sempre più diviso e senza una chiara direzione. Forza Italia, un tempo protagonista indiscusso della politica italiana, rischia di trasformarsi in un feudo dominato da pochi, mentre la base e gli elettori storici si sentono sempre più distanti.

La domanda che molti si pongono è: quanto potrà ancora resistere Forza Italia in questo stato di crisi permanente? Con Tajani sempre più debole, la famiglia Berlusconi insoddisfatta e un governo che non lascia spazio a vere alleanze, il futuro del partito appare incerto.

Intanto, Giorgia Meloni continua a consolidare il suo potere, dimostrando ancora una volta di essere l’unica vera statista in campo. E mentre Forza Italia si dibatte tra sconfitte e tensioni interne, il sogno di un ritorno alla grandezza berlusconiana sembra sempre più lontano.

Una cosa è certa: se il partito non troverà una nuova identità e una leadership capace di unire, rischia di diventare un semplice ricordo della storia politica italiana. E per Tajani, il sogno del Quirinale potrebbe trasformarsi in un’illusione sempre più sfuggente.

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