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(ANSA) – LONDRA, 12 NOV – Scontro di potere a Downing Street fra i più stretti collaboratori di Boris Johnson nel pieno del lockdown nazionale bis imposto per frenare la seconda ondata di una pandemia da coronavirus che proprio ieri ha fatto salire oltre 50.000 il totale dei morti censiti nel Regno Unito. A cadere nelle scorse ore è stato Lee Cain, ex giornalista di tabloid vicinissimo al premier Tory fin da quando era ministro degli Esteri e veterano della campagna di Vote Leave al referendum sulla Brexit del 2016, dimessosi da capo dell’ufficio stampa in serata dopo aver rinunciato alla promozione a capo di gabinetto.
Una promozione inizialmente offertagli dallo stesso BoJo, ma avversata secondo i media dall’ambiziosa futura terza moglie del primo ministro, Carrie Symonds, che ha a sua volta alle spalle una carriera di addetta alla comunicazione della parrocchia Tory. Cain – indebolito dal sospetto fatto circolare dai rivali interni di aver spifferato ai giornalisti i piani per il secondo lockdown prima del tempo – ha gettato la spugna con una lettera in cui ha evitato polemiche pubbliche, dicendosi “onorato” di aver potuto servire il governo. Mentre Johnson gli ha risposto ringraziandolo con un tributo a tutto tondo. La vicenda sembra tuttavia poter indebolire Dominic Cummings, potente quanto controverso super consigliere di Johnson, nonché vera eminenza grigia brexiteer di Downing Street, a cui Cain era considerato legatissimo. (ANSA).