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In Italia abbiamo un certo numero di buoni giornalisti, e hanno tutti simpatie democratiche o al limite centriste.
La destra, dopo Montanelli e in parte Travaglio non riesce ad esprimere giornalisti di livello.
Come accade ogni volta che la destra si sente in inferiorità in un settore culturale e intellettuale non si domanda che cosa sbaglia, ma piange istericamente sostenendo che sia l’avversario a barare.
Ad un certo punto, non troppo tempo fa, qualcuno che tira i fili della destra ha evidentemente deciso di provare una soluzione alternativa cambiando campo di gioco.
Tutti i giornalisti con simpatie a destra hanno smesso di fare i giornalisti per trasformarsi in megafoni della propaganda. Se prima erano semplicemente faziosi oggi recitano uno show fatto di pura disinformazione: notizie false, opinioni distorte, sondaggi truccati, prevalenza del registro puramente emotivo su quello razionale.
Giordano era pessimo come giornalista e non aveva nulla perdere, però mi stupisce il fatto che altri che non erano completamente da buttare, tipo Porro, abbiamo scelto con tanta velocità di svendere la propria dignità per prestarsi a questa ridicola pantomima.