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Oggi è la Giornata internazionale dello studente, in questo 2020 dell’era Covid. Alle 15, a Roma, ragazzi e ragazze si mobiliteranno sotto gli occhi del Parlamento e del Governo “per fare lezione ai parlamentari”. “Dopo anni di manifestazioni contro i tagli alla scuola e appelli per richiedere più finanziamenti, studenti e studentesse proveranno a spiegare che sulla scuola e sui giovani vanno investite risorse, andando a Montecitorio armati di sedie e lavagna”, spiega la Rete degli studenti.
Ragazze e ragazzi della Rete degli Studenti Medi, sostenuti dal movimento Priorità alla Scuola, allestiranno una classe davanti alla Camera e per un giorno vestiranno i panni dei più noti parlamentari del paese mentre ascolteranno una lezione, tenuta da studenti e studentesse, su come secondo loro vanno spesi i finanziamenti. Argomento della lezione: Next Generation EU e Legge di Bilancio. “Sono anni che subiamo le conseguenze degli smantellamenti al sistema scolastico – spiegano gli organizzatori – il virus però ha reso ancora più chiaro quanto la scuola pubblica abbia bisogno di un serio piano di investimenti sia in legge di bilancio che attraverso la Next Generation EU. Per questo abbiamo deciso di tornare sotto Montecitorio, per spronare il governo ad agire e ad ascoltarci”.
“Lo dico senza giri di parole: non dovete essere voi a pagare il prezzo più alto di questa emergenza”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in una lettera su La Stampa si rivolge ai ragazzi delle scuole in occasione della Giornata internazionale degli studenti. “È a voi studenti che il Paese deve dare, ora, la massima priorità – osserva – guardando ai vostri diritti di oggi, ma anche pensando al domani: a scuola, e non è retorica, si costruisce il futuro, un futuro che cammina sulle vostre gambe. Ecco perché sto lavorando per riaprire il prima possibile le scuole che hanno avviato la didattica digitale, ma sto lavorando anche perché non ne chiudano altre, in queste settimane”.
“Chiusure e aperture degli istituti scolastici, lo sapete, non sono decise dal ministero dell’Istruzione – aggiunge Azzolina – serve un lavoro di squadra, insieme ai responsabili degli enti locali e a i presidenti di Regione. Amministratori di cui comprendo le preoccupazioni: hanno enormi responsabilità e lavorano ogni giorno per la sicurezza dei propri cittadini. Li sto chiamando uno ad uno. Dobbiamo essere tutti d’accordo sul fatto che lasciarvi a casa sarebbe una sconfitta per tutta la comunità. Lavorando insieme, come fa la politica quando mette al centro il bene dei cittadini, possiamo farcela. Sono convinta che sarà così. Ve lo dobbiamo”.