La dipendenza europea dall’industria militare statunitense: F-35 e HIMARS tra i sistemi più vulnerabili

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Mentre l’Europa sta discutendo vivacemente su dove trovare i soldi per mettere in atto il suo grande piano di riarmo, sta avvenendo un dibattito parallelo ma altrettanto importante: quello su dove trovare le armi.

Quasi tutti i leader sono decisi ad aumentare la spesa nella difesa dei propri paesi per migliorare le proprie capacità militari e rendersi autonomi dagli Stati Uniti, ma questo genera una contraddizione: date le carenze dell’industria militare europea, i paesi europei possono comprare armi quasi solo dagli Stati Uniti. L’industria militare europea, pur avendo aziende di alto valore, è incompleta: dipende dagli Stati Uniti per i sistemi avanzati e non produce nemmeno abbastanza polvere da sparo per un conflitto autonomo.

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La quantità e la qualità degli investimenti mostra come al momento l’industria militare americana sia importante: in tutta Europa, il 55% delle importazioni di equipaggiamenti per la difesa viene dagli Stati Uniti. Questo non era ritenuto un problema fino a pochi mesi fa, quando gli Stati Uniti erano considerati un alleato solido. Le recenti decisioni di Donald Trump, come l’interruzione degli aiuti militari all’Ucraina, hanno messo in dubbio la solidità delle relazioni transatlantiche, mostrando la dipendenza europea dal supporto statunitense per le armi sofisticate, come i lanciarazzi HIMARS. Simili situazioni di profonda dipendenza esistono anche per i sistemi d’arma usati in Europa. Per esempio i caccia F-35, i più sofisticati attualmente sul mercato, dipendono dal sistema statunitense di gestione del software ALIS (che ha avuto molti problemi ed è in corso di sostituzione con un altro prodotto, sempre statunitense). Questo sistema gestisce gli aggiornamenti e la manutenzione dei velivoli: non è indispensabile per farli funzionare, ma senza di esso diventa molto più complicata la gestione degli aerei.

Un altro esempio riguarda il Regno Unito, il cui arsenale nucleare dipende da missili Trident di produzione statunitense, che vengono periodicamente inviati negli Stati Uniti per la manutenzione e i test. Senza i Trident, il Regno Unito non ha modo al momento di utilizzare le proprie bombe nucleari. Alcuni esperti, secondo il Financial Times, hanno perfino iniziato a chiedersi se nei sistemi d’arma americani non siano presenti dei «kill switch», cioè dei sistemi che possono disabilitare da remoto le armi fornite dagli Stati Uniti (per ora questa è soltanto un’ipotesi senza conferme di nessun tipo) — Il Post.

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