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Prima di tutto la penna.
Si bisogna usare la penna nera, qualsiasi altro colore rende nullo il documento. La stampa al PC sarebbe la cosa migliore poiché riduce di molto il rischio di contraffazione ma per i colleghi che prestano servizio in Continuità Assistenziale la penna nera resta per ora l’unico supporto possibile.
Sulla Ricetta SSN si possono prescrivere tutti i medicinali in Classe A, i farmaci rientranti nelle Note, gli esami strumentali e di laboratorio, le richieste di visite specialistiche, le forniture di materiale sanitario ecc. (vedi immagine in basso).
1. Codici Esenzione: qui vanno inseriti i codici di esenzione tichet per patologia (validi per indigini ed esami nella Regione Molise ma non per i farmaci) oppure quelli per stato (invalidità C01 C02 C03, reddito E01, E02, E03, E04). Questi codici escludono la partecipazione dell’assistito alle spese per la prestazione richiesta pertanto qualora non utilizzati vanno sempre sbarrate le caselle per impedire che vengano aggiunti da altri soggetti.
2. Spazio per la firma dell’assistito (per autocertificazione stato di reddito)
3. ASL di residenza dell’assistito, qui a Campobasso è CB201, è l’azienda sanitaria a cui andrà addebitata la prestazione, pertanto va sempre compilato con attenzione onde evitare contestazioni future.
4. Codice Fiscale dell’assistito.
5. Codici aggiuntivi
6. Spazio per la nota. Le note (vedi pagina del sito dedicata) indicano che il farmaco prescritto deve essere concesso in Classe A (a carico del SSN) poiché la patologia del paziente rientra in quelle condizioni contemplate dalla nota stessa. Ci sono due caselle per le note perché su una ricetta si possono prescrivere due prodotti diversi. In assenza dei requisiti previsti dalla nota il farmaco è a carico dell’assistito e in realtà andrebbe prescritto su ricetta bianca. Se lo prescrivete sulla ricetta SSN abbiate sempre cura di sbarrare le caselle della nota che nel nostro fac simile sono la 6 e la 7.
7. Seconda casella per la Nota.
8. Priorità della prestazione (Urgente, breve ecc) si mette una croce sulla casella che interessa in caso di richiesta di esami/visite.
9. Fondamentale in questo gruppo di caselle la “S” che vuol dire “suggerita” la casella va spuntata in caso di prescrizione indotta da altra struttura/professionista, è sempre opportuno aggiungere sulla ricetta la dicitura “prescrizione indotta da….” Specificando nel dettaglio l’ente o il professionista suggeritore. Ovviamente se la prescrizione comporta un danno per l’assistito si è comunque responsabili in toto della propria prescrizione, infatti l’utilità di tale casella è limitata a questioni relative al budget prescrittivo del Medico di Medicina Generale convenzionato e non rappresenta assolutamente uno scarico di responsabilità.
Se non si è d’accordo con l’induzione della prescrizione l’unica cosa da fare è rifiutarsi di trascrivere la ricetta.
10. Timbro e Firma del Medico Prescrittore. In caso di sostituzione è corretto apporre il timbro del titolare, il proprio timbro e la propria firma. È opportuno che il timbro contenga il numero di iscrizione all’ordine o il codice regionale in caso di medico convenzionato e il numero di telefono del medico.
11. Data esatta della prescrizione.
12. Tipo di Ricetta.
13. Numero di pezzi/esami.
Nello slideshow in basso troverete alcuni esempi di ricetta medica compilate e stampata al PC a scopo esemplificativo.
LA PRESCRIZIONE SECONDO IL DECRETO BALDUZZI
Come tutti voi certamente sapete, dall’agosto 2012 è entrata in vigore la novità della prescrizione secondo principio attivo. Il Sindacato FIMMG Formazione ha elaborato prontamente un documento molto utile che metto qui a vostra disposizione come file da scaricare e stampare.
In sintesi le novità sono riassunte qui di seguito ma vi consiglio comunque di scaricare il file dal link sottostante per poter vedere gli esempi pratici delle varie fattispecie.
La ricetta cambia solo se sono valide tutte queste condizioni:
1. il farmaco non è per una patologia cronica oppure, se serve per una patologia cronica, viene prescritto per la prima volta;
2. il medicinale è prescritto su una ricetta del servizio sanitario nazionale;
3. il principio attivo del farmaco ha il brevetto scaduto, esistono cioè medicinali equivalenti sul mercato.
Le nuove regole non si applicano quando:
1. le terapie sono già in atto;
2. i farmaci vengono prescritti su ricetta bianca (cioè pagati direttamente dal cittadino);
3. per quel medicinale non c’è un farmaco equivalente.