L’audizione di Carmelo Zuccaro al Senato 

Views: 2

Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania, è stato il primo ad avere dei dubbi su un presunto business dietro il lavoro delle Ong nel Mediterraneo. Ecco le parole di Zuccaro al Senato: “Sarebbe utile fornire all’autorità giudiziaria strumenti utili alla ricerca e alla individuazione delle fonti di finanziamento delle Ong di più recente costituzione che operano con mezzi economici assai ingenti. Dati i rilevanti costi che questa attività comporta, poter comprendere chi finanzia queste Ong potrebbe dare indicazioni molto utili”. 

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=vYjjTGZpmfM]

“L’Italia non può ospitare tutti”

Nelle fila delle Ong ci sono anche elementi “il cui profilo non collima esattamente con quello di filantropi”. Ecco perché spiega ancora Zuccaro “un’indagine in tal senso sarebbe di grande rilevanza”.  “Siamo in una fase in cui non riusciamo a svolgere indagini di ampio respiro volte a contrastare in modo efficace il traffico di migranti”, ha proseguito il magistrato, “si tratta però di indagini doverose, a tutela degli stessi migranti”, ha ricordato il procuratore, “per cui è necessario disporre di nuovi strumenti investigativi”. “Il nostro Paese non è in grado di ospitare tutti i migranti compresi quelli economici”, ha detto ancora Zuccaro, “la differenza tra rifugiati e migranti economici non è un discrimine per le Ong ma è importante per lo Stato, e il controllo dei flussi migratori non può che competere agli Stati”.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=uH41D21e3mM]

Cosa è stato detto nelle audizioni al Senato

Audizione del 2 maggio:

  • Il procuratore di Siracusa Francesco Paolo Giordano in audizione in Senato ha difeso le Ong: “A noi come ufficio non risulta nulla per quanto riguarda presunti collegamenti obliqui o inquinanti tra Ong o parti di esse con i trafficanti di migranti. Nessun elemento investigativo”. Il magistrato ha la competenza sugli sbarchi ad Augusta, il primo porto italiano per numero di arrivi.
  • Medici senza Frontiere: “Chiediamo rispetto per le tante Ong che si sono spesso sostituite alle autorità pubbliche – dice Loris De Filippi, il presidente di Medici senza Frontiere Onlus- ; la odiosa e strumentale polemica di queste settimane ci ha profondamente indignati, non per le accuse alle Ong, ma ci preoccupa l’avvelenamento del clima”. “Che si indaghi, che sia fatta chiarezza. Ciò che stiamo facendo da tre anni è tutto trasparente, tutto tracciabile. Noi non abbiamo nulla da nascondere”, ha aggiunto Stefano Argenziano, coordinatore dei programmi sulle migrazioni di Msf.
  • Per Gianni Rufini, direttore Amnesty International, inoltre, “le voci calunniose sulle Ong generano danni che rischiano di tradursi in una delle più grandi catastrofi umanitarie che il Mediterraneo abbia mai visto. Si sta cercando di togliere la solidarietà”.

Audizione del 3 maggio:

  • Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro ha ripreso quanto già affermato nelle scorse settimane in Comitato Schengen: “Ci sono ong di recente costituzione che operano con mezzi economici assai ingenti”. Conoscere l’origine di questi mezzi “sarebbe importante”, posto che nelle fila di queste organizzazioni ci sono anche elementi “il cui profilo non collima esattamente con quello di filantropi“.
  • L’audizione in 5 punti:
  1. I dubbi del procuratore non riguardano ‘Medici senza frontiere‘ o ‘Save the Children‘ che “non devono dimostrare niente a nessuno”
  2. Ribadite le accuse alle ong “che usano navi che battono bandiera di Paesi non disposti a collaborare” o a quelle che non accettano “di comparire davanti a una Commissione come questa per chiarire i propri canali di finanziamento”.. 
  3. Il procuratore ha spiegato di “non disporre di dati processualmente validi (“non ne chiesti ai servizi di intelligence”), ma di avere “il dovere di porre delle domande e di cercare delle risposte”, “il dovere, come magistrato, di segnalarne l’esistenza e di chiedere di essere messo nelle condizioni di poter disporre di maggiori strumenti investigativi”.
  4. I dati sui contatti tra le organizzazioni e i trafficanti “arrivano da Frontex, dallaMarina, dalla Guardia costiera
  5. La situazione delle indagini. “Siamo in una fase in cui non riusciamo a svolgere indagini di ampio respiro. E il focus della nostra attività non sono le ong ma i trafficanti di esseri umani e anche chi, in Italia, specula sul business dell’accoglienza. A cominciare dalle mafie”. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *