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Negli ultimi giorni, molte esportazioni di vino italiano e prosecco verso gli Stati Uniti si sono fermate a causa della preoccupazione per l’introduzione di dazi del 200% su prodotti alcolici dell’Unione Europea, annunciati da Donald Trump.

I produttori e gli importatori temono che questi dazi possano entrare in vigore dopo il 13 aprile, il che ha portato a un’annullamento di ordini e a migliaia di bottiglie ferme in cantine e porti.
I dazi erano stati minacciati in risposta a quelli imposti dall’UE su beni statunitensi.

Sandro Sartor, CEO di Ruffino, ha evidenziato come la situazione abbia portato a un accumulo di bottiglie nel deposito, poiché gli importatori americani preferiscono non rischiare di dover pagare i costi elevati delle nuove tariffe.