MARIO SECHI AVRÀ UNA TRASMISSIONE TUTTA SUA

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I VERTICI DELLA RAI SONO TALMENTE SVEGLI CHE PER SMENTIRE LE ACCUSE DI ESSERE TELE-MELONI INGAGGIANO L’EX PORTAVOCE DELLA DUCETTA.

ALIMENTERÀ LA PROPAGANDA SULLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ITALIA AI TEMPI DI GIORGIA… LA POLEMICA È SERVITA SU UN PIATTO D’ARGENTO ALLE OPPOSIZIONI: “CON SECHI NASCE IN RAI IL ‘SERVIZIETTO PUBBLICO’”

Un programma non si nega a nessuno e anche Mario Sechi, ex portavoce della premier Giorgia Melonie direttore di Libero , avrà il suo: si intitola Che magnifica impresa . I vertici Rai, che non vogliono sentir parlare di TeleMeloni, sono smentiti nei fatti. Gli amici non si lasciano fuori.

La trasmissione di Sechi si intitola Che magnifica impresa e andrà in onda dal 26 novembre in prima serata su Rai Storia. «Sei puntate sull’immaginario, la manifattura e l’impresa italiana.

Sechi lasciò l’incarico di capo della comunicazione della premier pare per tensioni interne. A Lilli Gruber, che a ottobre, a Otto mezzo , gli aveva chiesto spiegazioni, aveva risposto: «Perché mi hanno offerto la direzione di un giornale e il giornale è il primo amore, io faccio scelte professionali». C’è rimasta male Giorgia Meloni? «Abbiamo deciso insieme. «Qualcuno avrà anche brindato» aveva ironizzato Gruber. «Ah non lo so, noi brindiamo ogni volta che ci vediamo » aveva chiosato Sechi.

Le opposizioni non faticano a individuare il problema e già chiedono, dal Pd, un’audizione dei vertici Rai in commissione di Vigilanza «su questo ennesimo caso che alza l’allerta “amichettismo” a viale Mazzini».

È un programma che, come sottolineano nel Movimento 5 stelle, ha tutta l’aria di essere stato «confezionato ad arte per essere utile alla narrazione del centrodestra e di Meloni: si dipinge un’Italia senza ombre, gonfia d’un orgoglio di plastica, mentre fuori c’è la realtà, con la gente che non arriva alla fine del mese. Propaganda purissima».

Piuttosto duro anche l’intervento dei componenti del Pd in commissione di Vigilanza Rai: «Di giorno, con Libero, Sechi potrà continuare a lavorare alla fanfara del governo e all’attacco delle opposizioni; la sera si potrà invece dilettare nella conduzione di un programma Rai su “l’Italia che ce la fa” ai tempi del governo Meloni», scrivono in una nota.

Quella di Sechi, proseguono i Dem, «è davvero una carriera fruttuosa: con lui nasce in Rai il “servizietto pubblico”». Si unisce alle critiche anche l’Alleanza Verdi e Sinistra: «Un programma che tesserà le magnifiche lodi del governo ovviamente – sostiene il senatore Peppe De Cristofaro –. Da un lato stanno occupando la Rai, dall’altra mandano via chi non è d’accordo».

Il riferimento di De Cristofaro è al caso di Serena Bortone, che aveva fatto scoppiare lo scandalo del monologo di Antonio Scurati, censurato il 25 aprile: «Bortone è scomparsa dai palinsesti televisivi. Troverà forse spazio in radio. D’altra parte in Rai va così – sostiene il senatore di Avs –, se sei di destra ti fanno condurre una trasmissione, in alcuni casi con disastrosi insuccessi, se invece ti definiscono di sinistra, ti accompagnano alla porta. Se non è TeleMeloni questa».

(da agenzie)