Menu tipico del pranzo di Natale come si usa a Napoli

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Esiste un modo di dire che, almeno a Napoli, è legge: “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi“. Non c’è nessun cittadino di questa splendida città che non rispetti alla lettera questo detto, soprattutto, durante le festività natalizie. Tutto ha inizio qualche giorno prima dei festeggiamenti con preparativi, corse ai supermercati, mentre i bambini corrono ovunque, per casa, finendo per creare quella confusione che ti fa capire di essere giunto finalmente a casa.

Se il cenone della Vigilia è stato tutto di magro, a base cioè di pesce perchè di ‘magro’, in fondo in fondo, non trovi niente sulla tavola, imbandita a festa, di un napoletano. Il sostanzioso pranzo di Natale è, invece, esclusivamente a base di carne. In parole povere il cenone della Vigilia è servito solo per preparare la ‘panza’ a tutte quelle prelibatezze che non devono mai mancare per un pranzo di Natale partenopeo come tradizione comanda.

ANTIPASTI DEL PRANZO DI NATALE A NAPOLI

prosciutto e mozzarella

Leggenda narra che gli antipasti, a Napoli, siano facoltativi durante il pranzo di Natale. Questo perchè ci si alza tardi, quando ancora non si è finito di digerire il cenone della sera precedente che, immediatamente, si è obbligati a cominciare un nuovo tour de force digestivo. Ovviamente non esiste mamma partenopea al mondo che eviti di ‘abboffare’ i suoi pargoli, in fondo non fa altro che vederli sciupati.

bruschette

Quindi è d’oupo, durante il pranzo di Natale iniziare dagli affettati misti,  per passare poi, quasi all’istante ai formaggi stagionati e alla succulenta mozzarella di bufala che ci invidia mezzo mondo fino ad arrivare alle bruschette, piatto tipico della tradizione contadina napoletana povera il cui nome, molto probabilmente deriva dalla ‘brusca‘, una particolare tipo di spazzola che serviva a pulire i cavalli e i buoi dal pelo morto.

PRIMI DEL PRANZO DI NATALE A NAPOLI

Antica tradizione vuole che i napoletani, durante il pranzo di Natale, consumino la famosissima minestra maritata, si tratta molto probabilmente di una delle portate più antiche della cucina natalizia partenopea. C’è chi fa risalire la sua ricetta addirittura al 1500. In questa pietanza verdure e carne  (maiale, pollo e manzo) si sposano felicemente o ‘si maritano’ per dirla alla napoletana creando un matrimonio gustativo dal sapore davvero inconfondibile.

pasta-al-forno

Il pranzo poi prosegue seguendo diverse correnti di pensiero. Esistono padroni di casa che allietano i propri commensali con tortellini e gallina in brodo, e c’è chi invece proprio non riesce a rinunciare alla pasta al forno rigorosamente alla napoletana fatta cioè con le classiche polpettine fritte. Alcune famiglie sostituiscono questa pietanza con la lasagna o i cannelloni, e poi esistono gli amanti del sartù di riso.

sartu-napoletano

SECONDI DEL PRANZO DI NATALE A NAPOLI

ragu-alla-napoletana

Non dirmi che sei sazio. No, perchè proprio ora entriamo nel vivo del pranzo natalizio a ‘casa Napoli’. Dopo aver gradito gli assaggi precedenti, siamo pronti a consumare le portate di un certo peso. Sto ovviamente parlando della carne. Di solito viene preparata nel ragù usato con condire anche i primi piatti. Chi proprio vuole fare il trasgressivo, a tavola, opta, invece, per un capretto alleggerito da patate e piselli cotto rigorosamente al forno.

frittura-napoletana

Non finisce qua. E c’era ovviamente da aspettarselo. In fondo siamo a Napoli. Per pulirsi la bocca il cittadino tipo di questa città che fa? Passa al gran fritto alla napoletana. Solo il termine fa venire i brividi. Il piatto ha origini antiche, nacque infatti grazie alla fantasia dei cuochi che lavoravano alle dipendenze della nobiltà di palazzo. Questi chef aveva ideato una maniera oltremodo creativa per non buttare gli avanzi dei giorni precedenti: li friggevano. E fu così che nacquero i panzarotti, la mozzarellina, lo scagliuozzolo, le pizzelle e i micciarielli.

CONTORNI DEL PRANZO DI NATALE A NAPOLI

E i contorni? Nessuna paura. Si mangiano. Come è ovvio che sia. La padrona di casa però sarà risparmiata dal cucinare altre due portate perchè, durante il pranzo di Natale, almeno a Napoli, si ripropongono le stesse pietanze del cenone della Vigilia: sto ovviamente parlando dei broccoli al limone e dell’insalata di rinforzo. Giusto un assaggino prima di passare al gran finale.

DOLCI DEL PRANZO DI NATALE A NAPOLI

raffioli

Anche per i dolci vale lo stesso discorso affrontato per i contorni: non cambiano rispetto alla Vigilia di Natale. Sulle tavole napoletane trovi sempre struffoli, raffiuoli semplici e a cassata, susamielle, mostacciuoli, roccocò, pasta reale, sapienze e divino amore. Ovviamente queste prelibatezze sono sempre precedute o seguite dalla frutta fresca e da quella secca. Non si festeggia Natale, a casa Napoli, senza.

DA BERE

Si prediligono sempre corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico, Piedirosso, Taurasi) serviti, come è ovvio che sia, a temperatura ambiente, mentre rosolî e liquori dolci concludono il lauto pranzo.

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