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Ieri sera la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è presentata nel salottino dell’amico Porro per l’ennesima intervista accomodata senza domande, figuriamoci contraddittorio.
Per quasi mezz’ora, Meloni ha sviscerato tutte le meraviglie di questo governo, senza uno straccio di dato.
“Siamo il governo che ha aumentato i salari, ha aumentato l’occupazione, ha diminuito la disoccupazione, ha aumentato l’occupazione femminile, ha aumentato i contratti stabili, ha diminuito il precariato, ha aumentato le pensioni minime, ha aumentato il Fondo sanitario nazionale”.
E pazienza se proprio ieri Elly Schlein ha mostrato, dati alla mano (lei sì), come il Fondo Sanitario Nazionale in rapporto al Pil non sia mai stato così basso, il precariato aumenti, le pensioni minime siano state alzate di 1,90 al mese (Gulp!), il salario minimo è stato bocciato senza neanche essere discusso.
Tutto questo Porro non glielo dice.
Poi ha tirato fuori la bufala del fallimento dello sciopero nazionale col 6% delle adesioni nel servizio pubblico.
Peccato che l’adesione sia stata del 70% con mezzo milione di persone in piazza in tutta Italia.
Ma anche questo Porro si è ben guardato dal dirlo.
Infine si è superata sventolando l’Albania come modello studiato a livello internazionale che “funzionerà. Ci sono delle soluzioni a cui sto lavorando”.
E qui persino Porro è scoppiato a ridere.
E poi via di attacchi a “certi magistrati ideologizzati”, ai radical chic, alle femministe, a Magistratura Democratica, A Landini e Schlein, trattati come due facinorosi, in un unico grande spottone televisivo spacciato per intervista.
Spammato urbi et orbi via social a milioni di italiani.
Se vi chiedete come mai il governo Meloni è ancora saldo e Fratelli d’Italia il partito più votato dagli italiani, nonostante due anni e mezzo di fallimenti conclamati, provate a guardare questa mezz’ora scarsa.
E tutto sarà più chiaro.
Lorenzo Tosa