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Nell’attacco su Poltava è stato colpito un “centro di addestramento” militare ucraino, dove operavano anche “istruttori stranieri”. Così la Difesa russa.
All’indomani del raid che ha fatto almeno 51 morti e dopo le dimissioni eccellenti nell’esecutivo ucraino, il portavoce del Cremlino,Peskov, dice che dal rimpasto “non ci sarà alcuna influenza sulle prospettive di negoziazione”
Poi: aggiorniamo dottrina nucleare per “sfide e minacce innescate da Ovest”.
Il ministro degli Esteri Lavrov: non scherzate sulle nostre linee rosse.
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