Napoli, rapinatore ucciso a 15 anni: “Chi va per questi mari, questi pesci piglia. Si vergognino i genitori”

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L’opinione di Marilena Natale, nota giornalista anticamorra, che punta il dito sui genitori del giovane morto stanotte.

NAPOLI – Sta facendo discutere la tragica storia della scorsa notte quando un ragazzo di 15 anni, Ugo Russo, ha tentato di rapinare un carabiniere, che ha reagito ferendo mortalmente il giovane con colpi di pistola alla testa e al torace. Il 15enne è morto all’ospedale Pellegrini di Napoli. 

Il carabiniere era in abiti civili, alla guida dell’auto, quando è stato affiancato da uno scooter con in sella due ragazzi che, armati di pistola – poi rivelatasi finta – hanno provato a rubargli l’orologio. E’ successo in via Generale Orsini a Napoli. Il militare, nelle concitate fasi della rapina, avrebbe impugnato la sua arma e colpito il 15enne, poi morto in ospedale. All’alba il Pronto soccorso del Pellegrini è stato devastato dalla rabbia dei parenti della vittima. Il servizio è stato sospeso e i pazienti sono stati trasferiti nei reparti e in altri ospedali.

Sulla questione interviene anche Marilena Natale, nota giornalista anticamorra che sui suoi canali social scrive:

“Due ragazzini hanno tentato di rapinare con una pistola un carabiniere che si è difeso spara. I familiari anziché chiudersi in casa e capire dove hanno sbagliato, capire come mai il loro figlio 15 enne prende una pistola e va a fare le rapine? Pensano bene di distrugge l’ospedale e dopo poco viene attaccata la caserma del comando provinciale dei carabinieri a colpi di pistola. Ma stiamo scherzando? Non possiamo legittimare un comportamento simile. I genitori invece di vergognarsi, stanno ricevendo i giornalisti a casa loro, perché vogliono giustizia. La giustizia la voglio io!!! Voi non avete saputo adempiere al vostro ruolo, perché vostro figlio minorenne era per strada dopo mezzanotte? Perché aveva una pistola, perché sul suo profilo social scriveva “perché uccidere quando si può torturare”. Al mio paese mi si dice chi per questi mari va.. questi pesci piglia! A me fa pena Annalisa Durante, lei avrà 14 anni per sempre.. morta uccisa senza colpe, non un bullo di 15 anni che armi alla mano gioca a fare il camorrista”.

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Napoli, rapinatore ucciso a 15 anni: “Chi va per questi mari, questi pesci piglia. Si vergognino i genitori”

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L’opinione di Marilena Natale, nota giornalista anticamorra, che punta il dito sui genitori del giovane morto stanotte.

NAPOLI – Sta facendo discutere la tragica storia della scorsa notte quando un ragazzo di 15 anni, Ugo Russo, ha tentato di rapinare un carabiniere, che ha reagito ferendo mortalmente il giovane con colpi di pistola alla testa e al torace. Il 15enne è morto all’ospedale Pellegrini di Napoli. 

Il carabiniere era in abiti civili, alla guida dell’auto, quando è stato affiancato da uno scooter con in sella due ragazzi che, armati di pistola – poi rivelatasi finta – hanno provato a rubargli l’orologio. E’ successo in via Generale Orsini a Napoli. Il militare, nelle concitate fasi della rapina, avrebbe impugnato la sua arma e colpito il 15enne, poi morto in ospedale. All’alba il Pronto soccorso del Pellegrini è stato devastato dalla rabbia dei parenti della vittima. Il servizio è stato sospeso e i pazienti sono stati trasferiti nei reparti e in altri ospedali.

Sulla questione interviene anche Marilena Natale, nota giornalista anticamorra che sui suoi canali social scrive:

“Due ragazzini hanno tentato di rapinare con una pistola un carabiniere che si è difeso spara. I familiari anziché chiudersi in casa e capire dove hanno sbagliato, capire come mai il loro figlio 15 enne prende una pistola e va a fare le rapine? Pensano bene di distrugge l’ospedale e dopo poco viene attaccata la caserma del comando provinciale dei carabinieri a colpi di pistola. Ma stiamo scherzando? Non possiamo legittimare un comportamento simile. I genitori invece di vergognarsi, stanno ricevendo i giornalisti a casa loro, perché vogliono giustizia. La giustizia la voglio io!!! Voi non avete saputo adempiere al vostro ruolo, perché vostro figlio minorenne era per strada dopo mezzanotte? Perché aveva una pistola, perché sul suo profilo social scriveva “perché uccidere quando si può torturare”. Al mio paese mi si dice chi per questi mari va.. questi pesci piglia! A me fa pena Annalisa Durante, lei avrà 14 anni per sempre.. morta uccisa senza colpe, non un bullo di 15 anni che armi alla mano gioca a fare il camorrista”.

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