CLAMOROSO – Juve-‘ndrangheta, condanna per Agnelli: Pecoraro chiederà 3 anni di inibizione!

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L’edizione odierna di Tuttosport rivela la richiesta di pena per il presidente della Juve Andrea Agnelli, in merito alla questione Juve-‘ndrangheta: Pecoraro sembra esserne fermamente convinto, visto che circola una voce romana secondo la quale la richiesta che farà il 26 maggio, in sede di Tribunale federale, sarà di tre anni di inibizione per il presidente della Juventus Andrea Agnelli: se fosse vera, una richiesta enorme che dovrebbe essere giustificata con prove clamorose e schiacchianti della continguità fra la società bianconera e la criminalità organizzata.

E’ un salto di qualità inquietante rispetto al solito “la Juve ruba”, perché se un tribunale dovesse dimostrare la veridicità dei collegamenti fra la Juventus e le mafie, allora bisognerebbe davvero scan dalizzarsi, approfondire, riflettere seriamente sulla questione in ogni sede. Ma fino ad ora non ci sono elementi concreti per fare quell’ associazione e ipotizzare una collaborazione con la ‘Ndrangheta è diverso che discutere di un rigore. Juve, reagisci!”

Il PD ci riprova: rispuntano i 97 milioni per la Ryder 

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venerdì 31 marzo 2017

Cup di Golf. Sapete dove?

Il sottosegretario dei Beni Culturali Dorina Bianchi annuncia la fidejussione entro Pasqua “nel dl Enti Locali o nel dlFiscale”. Lotti non smentisce, imbarazzo in Federgolf

Rogna privata, pubblica virtù. Da Renzi a Gentiloni il discorso non cambia: nelle varie dichiarazioni ai media la Ryder Cup di golf è una grande opportunità, ma poi – al chiuso del consiglio dei ministri e di palazzo Chigi – la competizione è una grana che passa di mano in mano, di ministero in ministero, senza che nessuno sia riuscito a trovare lo strumento e la finestra giusta per inserire la garanzia statale da 97 milioni di euro senza cui la Ryder Cup 2022 a Roma non si farà mai. Ora che il tempo stringe, il governo ha deciso di riprovarci. Ma, al contrario di quanto promesso alla Federgolf, non lo farà con un provvedimento ad hoc che è sintomo di trasparenza, bensì tenterà di infilare di nuovo la fidejussione altrove, in leggi che – neanche a dirlo- con lo sport non hanno nulla a che vedere. Tutto come prima, insomma.

Questa volta la soluzione arriva addirittura dalla sottosegretaria ai Beni Culturali, Dorina Bianchi: “Perché la manifestazione è in linea col piano strategico per il turismo che abbiamo varato”. E mentre tutti aspettavano notizie dal ministero dello Sport di Luca Lotti, è toccato alla vice alfaniana di Dario Franceschini indicare la via per approvare le coperture economiche che ancora mancano: il Def, che dovrà essere presentato entro il 10 aprile, o magari il decreto enti locali. Gentiloni come Renzi, quindi. L’esecutivo dell’ex rottamatore, infatti, è stato il primo a provarci: prima aveva stanziato (di nascosto) 60 milioni di euro cash nel capitolo “giovani e sport” della legge di bilancio. Il motivo? La Ryder Cup 2022 sarà una grande occasione di sviluppo per tutto il movimento sportivo. Un successo a metà: ok al contributo, ma la garanzia era stata stralciata. Poi, con Gentiloni premier, è stata spostata nel dl Salva banche, con un emendamento a firma del senatore italo-americano Renato Guerino Turano. “Perché il torneo golfistico può promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo”, aveva spiegato il parlamentare residente a Chicago, col suo italiano a stelle e strisce. Anche questa volta niente da fare. Trascorso un po’ di tempo, calmate le acque, il governo è pronto a tornare alla carica. Ma nella confusione generale – è scoperta di queste ore – in Parlamento è spuntato pure un ddl a firma di un parlamentare del Gruppo per le autonomie (e di un altro senatore estero, stavolta brasiliano), che riprende pari pari il testo già bocciato dell’emendamento Turano.
L’ANNUNCIO DELLA SOTTOSEGRETARIA – Sono passati quasi due mesi dall’ultimo, maldestro tentativo bocciato per inammissibilità dal presidente del Senato, Pietro Grasso. Un autogol, l’ennesimo, che aveva messo a rischio l’intera manifestazione, vista la scadenza fissata dalla società Ryder Cup Europe. La FederGolf del presidente Franco Chimenti è riuscita a scongiurare il pericolo più immediato, ottenendo altro tempo dagli inglesi, ma resta l’obbligo di fornire quanto prima quella copertura statale al progetto che gli organizzatori pretendono da qualche anno (dopo che la Francia per il 2018 ha avuto problemi con le sue garanzie private). Così nelle ultime settimane sono andati avanti i contatti tra ministero dello Sport e Federazione, per individuare lo strumento giusto. Ad annunciare in pompa magna la soluzione, però, è stato un altro dicastero: quello dei Beni Culturali e del Turismo (di qui la – presunta – competenza) di Dario Franceschini, con le dichiarazioni al quotidiano Il Tempo della sottosegretaria Dorina Bianchi. “L’ipotesi al vaglio è di inserire la fidejussione in uno dei prossimi decreti in arrivo: il dl enti locali oppure, più probabilmente, il decreto fiscale i cui effetti saranno ricompresi nel Def. Lo faremo a brevissimo”. Parole che, se seguite dai fatti, non potranno che generare nuove polemiche: giusto giovedì le risposte di Lotti alla Camera e l’incontro interlocutorio fra il presidente Chimenti e il Movimento 5 stelle avevano riacceso il dibattito con toni anche aspri sulla Ryder.

LO STRUMENTO RESTA UN MISTERO – L’intervista inattesa è subito diventata un giallo. Dallo staff di Luca Lotti, ad esempio, non confermano né smentiscono: “Quello che il ministro aveva da dire lo ha detto ieri in Commissione”. Ovvero nulla: nella risposta all’interrogazione del deputato del Movimento 5 stelle, Simone Valente, il titolare dello Sport si era limitato a confermare il suo interesse personale, sottolineando l’importanza della manifestazione e il fatto che la garanzia fosse “a basso rischio”. Nessun riferimento a precisi strumenti normativi. Anche in Federazione non avevano ricevuto comunicazioni a riguardo: “Per noi l’importante è che arrivino le coperture che ci erano state promesse. Tocca al governo stabilire come” fanno sapere, senza nascondere un misto di sorpresa e di imbarazzo per il colpo di scena. E anche se il presidente del Coni, Giovanni Malagò, continua a dirsi “fiducioso” (“Prima si fa e meglio è, il 15 aprile è la deadline”), resta da capire la praticabilità della strada indicata dalla sottosegretaria. Il Def, infatti, è solo un documento di programmazione economica: una dichiarazione di intenti, che però non ha valore attuativo. Inserire la garanzia nel testo che per legge deve essere presentato entro il 10 aprile servirebbe solo a ribadire in maniera ufficiale l’impegno dell’esecutivo. Poi ci vorrà comunque un altro provvedimento. La Bianchi ha citato il decreto fiscale, su cui un tentativo è già andato a vuoto lo scorso novembre. O il decreto Enti locali, in arrivo nelle prossime settimane, su cui pure però potrebbe riproporsi la solita questione di legittimità. Contattata più volte da ilfattoquotidiano.it per chiarire il senso delle sue dichiarazioni, la sottosegretaria (impegnata al G7 della Cultura a Firenze) non ha voluto rispondere.
IL DDL “DORMIENTE” – Di certo, di tutto pare trattarsi fuorché di un provvedimento dedicato: sarebbe la soluzione più appropriata, ma il governo ha sempre cercato di evitare questa strada per non mettere la firma su una manifestazione non proprio ben vista dall’opinione pubblica in tempi di crisi (e anche forse per sfuggire a pericolose divisioni in parlamento, in caso di voto). Dopo l’ultimo episodio del Salva Banche, però, anche nell’esecutivo sembravano intenzionati a fare le cose per bene. Almeno così avevano assicurato alla stessa Federazione, spiegando che lo strumento doveva ancora essere individuato, ma che si sarebbe trattato di un “provvedimento ad hoc”. “E noi ci auguriamo che continui ad essere così, vogliamo che sia tutto trasparente”, commentano dalla FederGolf. Invece l’esecutivo pare più orientato ad insistere sulla tattica dell’imboscamento. A meno che all’ultimo momento non si decida di ricorrere ad un vero e proprio disegno di legge. A quanto apprende ilfatto.it, ce n’è uno già pronto, in Parlamento: depositato quasi di soppiatto un mese fa, in piena crisi da Dl Salva Banche, e da poco assegnato alla Commissione Istruzione e Beni Culturali  a Palazzo Madama. Lo firmano i senatori del Gruppo per le Autonomie Enrico Buemi e Fausto Guilherme Longo (eletto nella circoscrizione sudamericana), che hanno copiato e incollato in un ddl il testo che fu bocciato nell’emendamento Turano. Il mistero, insomma, si infittisce: decreti, emendamenti e disegni di legge, giovani, turismo e prestigio internazionale, ogni ragione sembra buona per le garanzie della Ryder Cup. Ma non è mai quella giusta.

BARCA DI LUSSO, VILLA, CONTANTI E BELLA VITA: CONDANNATO GENERALE DELLA FINANZA. UNO DI QUELLI CHE MANDA IN FALLIMENTO CHI LAVORA PER UNO SCONTRINO O PER UNA FATTURA COMPILATA MALE

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venerdì 31 marzo 2017

VENEZIA – Un vorticoso “giro” di denaro in contante, utilizzato per l’acquisto di immobili, ma anche di una lussuosa imbarcazione del costo di 450mila euro (poi rivenduta); il tutto gestito attraverso prestanomi, che in alcuni casi erano ufficiali e sottufficiali delle Fiamme Gialle, suoi stretti collaboratori.

Dalle carte depositate al processo Mose, che si aprirà il prossimo 22 ottobre, emergono nuovi ed incredibili particolari sull’attività del generale della Guardia di Finanza Emilio Spaziante, ora in pensione, già comandante interregionale dell’Italia centrale, e all’epoca ad un passo dal diventare comandante generale delle Fiamme Gialle.

Fatto arrestare il 4 giugno del 2014 dai pm Stefano Ancilotto e Stefano Buccini per aver fornito informazioni riservate sull’inchiesta al presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, in cambio di 500mila euro e la promessa di altri due milioni, ha già patteggiato 4 anni di reclusione, subendo la confisca di 4 milioni di euro. L’inchiesta a suo carico, iniziata a Venezia, è poi proseguita per competenza territoriale a Milano, dove si sta valutando la posizione dei suoi sottoposti che si prestarono a fargli da prestanome…

Del Genio: “Higuain ha tradito anche l’Argentina, si è fatto ammonire pur di…”

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Il giornalista, Paolo Del Genio, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Kiss Kiss Napoli“Higuain ha tradito anche l’Argentina per comportamento ed attaccamento. L’Albiceleste era grande difficoltà, all’orizzonte c’era un match durissimo in Bolivia a 3600 metri d’altitudine a La Paz, i sudamericani hanno perso 2-0, e s’è fatto ammonire di proposito con un falletto per tornare, accontentando così la Juve.Ha deluso persino la sua patria calciatica, tirandosi fuori per tornare prima per parite che non cambieranno la storia della Juventus, figuriamoci con il Napoli a cui era legato solo contrattualmente”.

CLAMOROSO: BLITZ A SORPRESA DI VIRGINIA RAGGI, PROPRIO LÌ! “STRAORDINARIO”

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venerdì 31 marzo 2017

Tour della sindaca di Roma Virginia Raggi nella nuova stazione della metro C a San Giovanni. Un “viaggio nella storia”, secondo la soprintendenza archeologica che ha curato l’ideazione e il coordinamento del progetto scientifico. “In anteprima scendiamo insieme nella nuova stazione della metro C di San Giovanni che apriremo quest’autunno”, promette Raggi su Facebook. Nella stazione, dove anche la stampa è stata invitata per una visita, tanti i reperti esposti, da anfore a tubi del I secolo d.C.. 

“Siamo entrati in una stazione bellissima e narrante. Gli utenti – ha detto la sindaca Raggi – leggono sui pannelli la storia e quello che è stato ritrovato. 

Colgo l’occasione per raccogliere due inviti: da un lato implementeremo in più lingue i pannelli illustrativi, almeno in inglese, per aiutare anche i visitatori stranieri a leggere e comprendere. Poi raccolgo l’auspicio che anche le stazioni già esistenti possano essere uniche e caratterizzate in senso moderno e artistico. L’auspicio più grande è quello che si vada presto verso l’apertura per farla diventare funzionante e fruibile a tutti. Collaboreremo come amministrazione per completare anche le altre stazioni programmate e ad un’implementazione generale della rete del trasporto pubblico”. 

Il viaggio nella neonata stazione San Giovanni è tra i reperti archeologici scoperti ed esposti nella ‘archeo-stazione’. Qui si cammina tra i reperti organici provenienti da contesti della prima e media età imperiale (da semi a noccioli fino a gusci di molluschi) ai tubi di terracotta e condutture di piombo del I secolo d.C. Poi ci sono le grandi anfore del I-II secolo d.C, gli strumenti in osso lavorato e i piatti colorati dell’età moderna e contemporanea XVI e XIX secolo. La tratta T3 da San Giovanni (esclusa) a Fori è in corso di realizzazione. I lavori sono iniziati il 21 marzo 2013 per uno sviluppo di 3.6 km e due stazioni Amba Aradam/Ipponio e Fori. Per il soprintendente Francesco Prosperetti, “la diversità di questa stazione marca un punto di svolta nel modo di intendere una stazione della metropolitana a Roma che non assomiglia a nessun’altra di Milano o Napoli”. (ANSA

Maradona contro Pes 2017: Konami utilizza la sua immagine illecitamente –

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Diego Armando Maradona minaccia azioni legali contro la Konami, storica azienda giapponese che produce il videogioco Pes 2017. Il Pibe de oro, che non ha dato l’autorizzazione per utilizzare la sua immagine, si è sfogato sul suo profilo Facebook dopo essersi accorto di essere presente tra le leggende disponibili nella modalità di gioco Myclub: oltre a riportare esattamente il suo cognome (sono finiti i tempi in cui Roberto Carlos diventava Roberto Larcos e Maldini si trasformava in Moldani) il personaggio del videogioco è esattamente identico a lui, ovviamente ai tempi in cui faceva impazzire i difensori e firmava gol rimasti nella storia del calcio. Vedere quei capelli ricci e le statistiche da capogiro (il valore di Maradona è 97, più alto di Messi e Cristiano Ronaldo) non è servito però a placare la sua rabbia. Ecco quello che ha scritto su Facebook: “Ieri ho scoperto che l’azienda giapponese Konami utilizza la mia immagine per il suo gioco PES 2017. Mi dispiace, ma il mio avvocato Matias Morla intenterà un’azione legale. Spero che questa truffa non vada avanti”. Ciò che però Maradona non sa è che la stessa cosa è già capitata nella versione precedente del videogioco. Gli appassionati di Playstation che preferiscono Pes a Fifa sperano che tutto alla fine possa risolversi: in caso contrario dovranno rinunciare alle magie di Diego. –

Presidente della Repubblica inaugura il restauro dello spazio alle porte di Napoli

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Repubblica.it

 

Sergio Mattarella andrà a inaugurare, ai piedi del Vesuvio il museo ferroviario forse più bello del mondo, lì sulle negre scogliere di Pietrarsa (alle porte di Napoli) si troverà difronte alla grande statua in ghisa di Ferdinando II di Borbone, meticolosamente restaurata dalle Ferrovie di Stato. Il re delle due Sicilie gli mostrerà, corrucciato, la scalfittura che le granate garibaldine gli hanno inferto sulla coscia sinistra, ma il presidente della Repubblica risponderà dolcemente additando a sua maestà la meraviglia di un luogo restituito alla bellezza dopo decenni di incuria, in trentanove mesi di lavoro, matto e disperatissimo, timbrati “Italia unita”.

Un armistizio? Un risarcimento? Un tornare a Canossa, come vorrebbero i neo-borbonici che quella statua hanno preso subito a venerare come simbolo di uno scippo piemontese? La riapertura ufficiale del museo di Pietrarsa è soprattutto il riconoscimento di una gloriosa continuità. Sì, perché su quei binari tutto ebbe inizio, il 3 ottobre 1839, con l’apertura della prima linea ferroviaria della Penisola, la mitica Napoli- Portici. Lì, dieci anni dopo, cominciò anche la storia industriale del Paese, con l’istituzione del Reale opificio siderurgico e pirotecnico, raggiungibile al km 5.839 della ferrovia capostipite.

Si chiama Telelaser Trucam: è dotato di una telecamera che funziona anche a 1,2 chilometri di distanza e promette tantissime nuove multe.

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Automobilisti attenzione! La Polizia Stradale è alle prese con una fase di test per un nuovo autovelox, il Telelaser Trucam, che non solo monitora la velocità delle auto in transito metro per metro a 1,2 chilometri di distanza, ma è capace anche di controllare se si indossano le cinture di sicurezza e se si sta parlando al telefono.

L’innovativo autovelox è dotato di una telecamera ad alta tecnologia in grado di filmare anche a distanza e da alcune settimane è in dotazione e in uso sia nel Lazio, ad esempio sulla Pontina, sia in Sardegna, sulla statale 131 in provincia di Oristano. Ma in futuro questo nuovo “aggeggio” potrebbe arrivare su tutte le strade della nostra Penisola.

Come è facilmente intuibile questo nuovo autovelox promette tantissime nuove multe visto che oltre alla velocità riesce a monitorare le altre violazioni da parte del conducente. La telecamera registra tutto e lo salva in un hard disk interno, dove possono essere archiviati circa 10mila file. In questo caso eventuali ricorsi contro le multe egiudici di pace potranno fare ben poco visto che stiamo parlando di un filmato digitale che lascia poco spazio alle interpretazioni. Telelaser Trucam dispone di un potente raggio laser e quando in uso, l’agente potrà visionare sul touchscreen la velocità dell’auto, e l’interno dell’abitacolo, anche a 1,2 km di distanza. Il mezzo è efficiente anche di notte e con scarsa illuminazione in quanto è dotato di un flash a infrarossi capace di visionare l’interno dell’auto e la targa in qualsiasi circostanza. Oltre ad essere trasportato dagli agenti della Stradale il nuovo autovelox potrà anche essere utilizzato in postazioni fisse e secondo alcune indiscrezioni saranno 382 i comandi delle polizie locali che lo avranno presto a disposizione.

Tempi duri quindi per i conducenti indisciplinati, che secondo i dati Aci-Istat relativi al 2015 infrangono maggiormente il Codice della Strada per quello che riguarda la velocità e la mancanza di distanza di sicurezza(ben il 38,9% delle infrazioni), seguono poi la mancanza di cinture di sicurezza e l’utilizzo del telefono alla guida.