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Diritto all’oblio: la diffida al titolare del sito, la richiesta a Google con il link del modulo online di rimozione dei dati, il ricorso al Garante della Privacy e al tribunale.
Se ti sei accorto che, digitando il tuo nome su Google, appaiono una o più pagine web in cui sono presenti notizie o altri elementi con i tuoi dati personali (nome, cognome, fotografie, vicende personali), hai diverse possibilità dichiedere la cancellazione dei link dai risultati del motore di ricerca. Puoi, ad esempio, chiederlo a Google stesso il quale, stando a una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea[1], è titolare e responsabile dei dati trattati e, quindi, anche dei tuoi, benché essi appaiono su altri siti; puoi chiederlo al responsabile del blog o del giornale online con una diffida; puoi chiederlo al Garante della Privacy o, in ultimo, puoi chiederlo al giudice. Cerchiamo quindi di scoprire come eliminare i propri dati dai risultati di Google tenendo presente che ciò di cui stiamo parlando è chiamato, dalla giurisprudenza, diritto all’oblio (e di esso ci siamo occupati già diverse volte in queste pagine). Sentirai inoltre spesso la parola «deindicizzazione»: ci si riferisce, in questi casi, a quell’operazione tecnica con cui si evita che un motore di ricerca riesca a leggere un contenuto e, quindi, aindicizzarlo, ossia a inserirlo tra i risultati delle ricerche dei propri utenti. Questa operazione è il vero cuore del diritto oblio: difatti, un contenuto deindicizzato, benché esistente, non può essere trovato da nessuno attraverso Google e gli altri motori di ricerca. Dunque è (quasi) come se non fosse esistente (salvo a conoscere il link originale).
Ma procediamo per gradi e vediamo tutti i metodi oggi esistenti pereliminare i propri dati dai risultati di Google.
Eliminare i dati che derivano da social network
Se, nell’eliminare i tuoi dati dai risultati di Google, ti riferisci a pagine come quelle di Facebook, Linkedin, Twitter, GooglePlus e di altri social network, la cosa più facile da fare è andare nelle impostazioni del tuo account e selezionare l’opzione che prevede la deindicizzazione del contenuto. Ad esempio, se sei iscritto a Facebook, puoi andare nelle Impostazioni e, da lì, nella sezione Impostazioni sulla privacy e strumenti. Ti appariranno tre sezioni: «Chi può vedere le mie cose?», «Chi può contattarmi» e «Chi può cercarmi». In quest’ultima sezione, l’ultima voce ti chiede «Desideri che i motori di ricerca esterni a Facebook reindirizzino al tuo profilo?». Clicca suModifica, vai sulla casella «Consenti ai motori di ricerca esterni a Facebook di reindirizzare al tuo profilo» e togli la spunta. Dopo clicca su Chiudi.
Puoi ripetere la stessa procedura sugli altri social network tenendo presente che ognuno di questi ha procedure diverse.