Come si divide la spesa di acqua in condominio: criteri di ripartizione per il consumo d’acqua e pagamento dei proprietari secondo millesimi

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Chi vive in condominio e partecipa alle riunioni dell’assemblea sa bene come le decisioni sulla ripartizione dei consumi di acqua determinino puntualmente lo scontro tra i proprietari. Eppure la legge è molto chiara nello stabilire che la spesa di acqua in condominio si divide per millesimi. A stabilirlo è il codice civile [1] che, nel definire le modalità di ripartizione delle spese necessarie per i servizi di interesse comune (tra cui appunto l’acqua) stabilisce che ciò debba avvenire «in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione. Se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne. Qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell’intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condomini che ne trae utilità».

Tutto ciò si riassume in un’unica parola: millesimi. I millesimi sono la misura e il criterio per determinare la partecipazione dei condomini alle spese comuni, salvo che il regolamento di condominio – approvato all’unanimità – stabilisca regole differenti.

Non è quindi corretto ritenere, come spesso si vorrebbe far credere, che l’acqua in condominio si divide in base al numero di persone presenti in ogni appartamento. Fino a prova contraria, a valere sono solo i millesimi di proprietà. Millesimi che non vengono determinati solo in base alla dimensione dell’immobile, ma anche tenendo conto di altre caratteristiche strutturali (ad esempio il piano), estetiche (la vista e il panorama) e di comodità (l’esposizione, le linee delle pareti, ecc.). Quindi ben potrebbe avvenire che un appartamento più piccolo presenti maggiori millesimi rispetto a uno più grande.

Come dicevamo, il regolamento di condominio potrebbe contenere regole differenti. Ma tale regolamento deve essere stato approvato all’unanimità. Il che può avvenire:

o con votazione in assemblea a cui abbiano partecipato tutti condomini e tutti abbiano condiviso la decisione (cosiddetto regolamento assembleare);
o con l’approvazione dal notaio, in sede di acquisto dell’appartamento (cosiddetto regolamento contrattuale).
Se il condomino ha più contatori e uno di questi è per il giardino, la spesa verrà ripartita in modo uguale tra tutti i condomini e non per millesimi. Difatti il cortile spetta ai condomini in parti uguali. Tutti, infatti, godono in misura uguale degli spazi verdi, dell’estetica e dell’ombra. Pertanto i relativi costi (come l’acqua di irrigazione) vengono divisi non per millesimi.

Bonus professionisti, tutte le agevolazioni delle casse professionali

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Bonus bebè, assistenza sanitaria, bonus sui contributi: tutti gli inventivi delle casse private ai professionisti.

Riavvicinare i giovani, e non solo, alla libera professione, incentivandoli e sostenendoli nei momenti di difficoltà: è questo l’obiettivo delle principali casse professionali, che prevedono un’ampia gamma di misure a favore dei professionisti e delle loro famiglie.

Si va dal bonus bebè alla polizza sanitaria gratuita, dal dimezzamento dei contributi al microcredito e a prestiti agevolati per l’avvio dell’attività. Vediamo, in questa breve guida, le principali misure a favore dei professionisti.

Avvocati

Di seguito, le principali misure a favore degli iscritti alla Cassa forense:

microcredito: si tratta di un prestito agevolato, sino a 15.000 euro, senza interessi e rimborsabile in 60 mesi;
riduzione del 50% del contributo minimo soggettivo per i primi 6 anni, azzeramento del contributo integrativo per i primi 5 anni e suo dimezzamento per ulteriori 4 anni, a favore dei giovani avvocati che si iscrivono alla cassa forense prima di compiere 35 anni;
bonus bebé pari a 1.500 euro;
bonus asili nido pari a 1.000 euro.

Ingegneri e architetti

Ecco le agevolazioni per gli iscritti a Inarcassa:

per i primi 5 anni di iscrizione, ingegneri e architetti versano contributi minimi ridotti a un terzo e con aliquota soggettiva ridotta al 50%;
prestiti agevolati sino a 30.000 euro per l’allestimento dello studio;
prestiti d’onore per i giovani e le professioniste madri di figli in età prescolare o scolare;
finanziamenti agevolati sino a 15.000 euro e con interessi a carico di Inarcassa;
sconti sulla polizza Rc professionale per gli under 35.

Consulenti del lavoro

Vediamo le principali agevolazioni previste dall’Enpacl per i consulenti del lavoro:

contributo minimo con aliquota dimezzata (6% anziché 12%) per i primi 5 anni dall’iscrizione, con una soglia minima di circa 1.000 euro;
formazione gratuita mirata per le professioniste in maternità per consentire un aggiornamento continuo;
copertura sanitaria gratuita per i tirocinanti e per i professionisti che impiegano praticanti nel proprio studio;
corsi abilitanti sulla sicurezza.

Commercialisti

Per gli iscritti alla Cassa Commercialisti, le agevolazioni riguardano soprattutto i giovani: in particolare, gli under 35 non pagano i contributi minimi per i primi 3 anni d’iscrizione, mentre gli under 36 godono del dimezzamento della quota d’iscrizione all’ordine.

Per le lavoratrici madri, oltre al contributo per la maternità obbligatoria, pari a 5/12 del reddito, la Cassa dei commercialisti prevede la retribuzione di un mese in più di maternità, che va da un minimo di 1.715 euro a un massimo oltre i 4mila euro.

Ragionieri

Ottimi incentivi anche dalla Cassa dei ragionieri e dei periti commerciali:

riduzione facoltativa dei contributi a coloro che iniziano la professione prima del compimento dei 38 anni di età, per l’anno di iscrizione e per i 6 anni successivi;
prestiti agevolati in convenzione fino a un massimo di 10.000 euro per l’avvio dell’attività professionale, per gli iscritti under 38 che presentino un apposito business plan; i finanziamenti sono validi anche per la formazione professionale.

Medici e odontoiatri

Ecco le agevolazioni previste dall’Enpam:

contributi agevolati ridotti in 3 scaglioni: rispetto agli ordinari 1.453 euro, medici e odontoiatri sotto i 30 anni versano 216 euro, da 30 a 35 anni versano 419 euro e da 35 a 40 anni 787 euro;
indennità di maternità pari a 1.200 euro; a breve sono previste ulteriori indennità;
sussidi per asilo nido o babysitter: anche questi dovrebbero essere adottati a breve;
sussidi per calamità, invalidità temporanea e assistenza domiciliare;
iscrizione per gli studenti degli ultimi anni con un contributo agevolato (posticipabile) di circa 100 euro; gli iscritti godono di tutte le prestazioni della Cassa.

Veterinari

L’Enpav, cioè la cassa dei veterinari, prevede le seguenti agevolazioni:

riduzione dei contributi per i giovani veterinari, per i primi 4 anni: riduzione del 100% il primo anno, del 77% il secondo anno, del 50% il terzo e il quarto anno;
microcredito: si tratta di un prestito agevolato (con tasso dello 0,75% e spread del 2,5% per il fondo di garanzia) fino a 50.000 euro per l’avvio e lo sviluppo dell’attività professionale, la ristrutturazione dello studio veterinario o della casa di abitazione; si può chiedere il finanziamento anche in caso di malattia grave e interventi chirurgici, dell’iscritto o di un familiare;
bonus nascita di 300 euro al mese per 8 mesi, per far fronte alle spese sostenute entro due anni dalla nascita del bambino (o dalla sua adozione), per baby sitter, asili nido e scuola materna (solo per l’adozione).

Psicologi

Vediamo le principali agevolazioni per gli iscritti all’Enpap, la Cassa psicologi:

riduzione (su richiesta) del contributo minimo per gli iscritti under 35, iscritti da meno di 3 anni: da 780 a 260 euro per redditi fino a 2.600 euro (oltre si versa il 10% sul reddito senza sconti);
pacchetto maternità: si tratta di una protezione assicurativa che consente di accedere gratuitamente a una serie di prestazioni sanitarie di profilassi pre e post parto;
credito per gli studi: si tratta di prestiti agevolati sino a 100.000 euro, finalizzati a sviluppare l’attività professionale e aperti anche a chi opera in società e cooperative.

Geometri

Per gli iscritti alla Cipag, la Cassa geometri, le principali misure sono:

riduzione dei contributi per i neodiplomati, che versano il 25% del contributo soggettivo minimo per i primi due anni e il 50% per gli altri tre, fino ai 30 anni di età; i praticanti versano alla Cipag il solo contributo obbligatorio soggettivo ridotto al 25% del minimo;
riconoscimento dell’indennità di maternità anche per aborto, adozione e affidamento preadottivo (nazionale ed internazionale);
formazione agevolata per gli under 35: i contributi Cipag coprono fino al 50% della quota di iscrizione;
prestiti agevolati per l’avvio dell’attività professionale.

 

Agronomi, attuari, chimici e geologi

L’Epap, cassa pluricategoria, offre diverse possibilità:

riduzione del 70% dei contributi, per i primi 3 anni, per tutti i nuovi iscritti under 30;
pacchetto maternità: ecografie, controlli, esami e colloqui psicologici post-parto (gratuiti per chi è in regola con i contributi);
prestiti agevolati per l’acquisto di beni strumentali fino a 30.000 euro per gli under 35, da rimborsare in 7 anni a un tasso convenzionato (minimo 1,75%).

Biologi

Ecco gli incentivi per i biologi:

riduzione di un terzo del contributo minimo soggettivo, per i primi 3 anni d’iscrizione, su richiesta;
polizza maternità (Emapi) gratuita per le iscritte in gravidanza: il pacchetto comprende visite, esami diagnostici e consulenze psicologiche;
bonus nido: si tratta del rimborso del 50% della retta degli asili nido per famiglie con Isee sotto i 30.000 euro;
start up Progetto scuola: si tratta di un programma che forma nutrizionisti per proporsi autonomamente nelle scuole.

Periti industriali

Ecco le principali misure per gli iscritti all’Eppi, la cassa dei periti industriali:

riduzione del 50% del contributo alla Cassa Eppi per i primi 5 anni di iscrizione e fino al compimento dei 30 anni, per chi si iscrive prima del compimento dei 28 anni di età;
primi 2 anni di contributi gratis per i neoiscritti, a prescindere dall’età;
pagamento, da parte dell’Eppi, di contributi in conto interessi per prestiti chirografari finalizzati all’avvio dell’attività professionale, per acquisto di macchinari, arredi, attrezzature ed altri beni strumentali ammortizzabili;
bonus nascita di 3.000 euro agli iscritti alla cassa da almeno tre anni, se l’Isee della famiglia non supera 35.000 euro.

 

Terremoto a Roma! Grazie a una denuncia del M5S, scoperta una truffa faraonica dal valore di 14 milioni di euro

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domenica 2 aprile 2017

Una truffa da oltre 14 milioni di euro ai danni della Regione Lazio, del Comune di Roma e di circa 76 cittadini, soci di 3 cooperative nel Piano di Zona B50 ‘Monte Stallonara’ di edilizia agevolata. Per questo motivo stamane, su disposizione del Gip Costantino De Robbio, sono scattati i sequestri di 37 conti correnti, 17 quote azionarie e 53 proprietà immobiliari nel Lazio e in Toscana appartenenti a 6 persone (4 uomini e 2 donne) componenti i consigli di amministrazione di quattro cooperative romane e diverse società, tutti indagati per truffa con il concorso di un dirigente e un funzionario di Roma Capitale, indagati per abuso d’ufficio.

Posti sotto sequestro, a scopo preventivo per la tutela delle vittime delle truffe, anche i tre edifici delle cooperative per la gestione delle quali è stato nominato un amministratore giudiziario.

Le indagini sono state avviate dopo un esposto del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Santori sulle mancate opere di urbanizzazione e della parlamentare del Movimento 5 Stelle, Roberta Lombardi, sulle responsabilità del mancato controllo da parte dei funzionari comunali.

“Sono molto soddisfatto dell’esito dell’inchiesta”, afferma Santori, che però avverte: “In tutta Roma ci sono almeno sette altre situazioni simili sotto indagine. Roma Capitale e la Regione Lazio devono impegnarsi a tenere sotto osservazione queste realtà, verificando lo sviluppo di piani di urbanizzazione primaria a tutela dei romani e di un territorio su cui si è speculato in maniera ignobile in passato solo per fare profitto, a volte truffando ignari cittadini come accaduto a Monte Stallonara”.

Secondo l’inchiesta, durata tre anni e affidata alla sezione di polizia giudiziaria dalla Polizia Locale, diretta dalla dottoressa Rosa Mileto, i consigli di amministrazione di tre cooperative (‘Acli Castelli Romani Terza’, ‘Acli Castelli Romani Seconda’ e ‘Il Nido’), formati sempre dagli stessi indagati, dopo aver beneficiato di finanziamenti (circa 3 milioni e mezzo di euro dalla Regione) e concessioni di enti pubblici (i terreni dal Comune di Roma), vincolati alla costruzione di appartamenti da dare in locazione o vendita a condizioni di favore per soggetti meno abbienti, hanno gonfiato gli affitti, raddoppiato i costi di vendita degli immobili e fatto sparire i finanziamenti pubblici ricevuti.

Il meccanismo era semplice. Secondo quanto emerso dall’inchiesta, per aggirare la normativa gli indagati hanno creato una quarta cooperativa, la ‘Monte Stallonara’, nella quale hanno fatto confluire tutti i soci delle altre tre cooperative per poter giustificare la vendita degli appartamenti ai soci costruttori a oltre 13 milioni e 600mila euro, circa il doppio rispetto ai circa 7milioni e 900mila dovuti per il costo di una sola edificazione e dichiarato alla Regione per poter ottenere il finanziamento pubblico.

Un finanziamento erogato dalla Regione proprio per abbassare i costi totali della nuova edificazione e consentire così ai soci della cooperativa di pagare solo circa 4milioni e 400mila euro per la nuova edificazione. Ma i soci per l’acquisto della casa, non solo non hanno beneficiato delle agevolazioni ma si sono ritrovati anche a dover versare un mutuo alle banche per un ammontare totale di 9milioni e 750mila euro.

I soldi venivano poi fatti girare e sparire dalle casse delle cooperative, con la motivazione di ulteriori prestazioni di servizi, all’interno di società e consorzi sempre intestati agli stessi indagati in una sorta di scatola cinese. Una truffa in piena regola, realizzata anche grazie all’aiuto di un dirigente e di un funzionario del Comune di Roma che, abusando del loro potere, facevano ‘passare’ i prezzi di cessione, accontentandosi della semplice dichiarazione dei consigli di amministrazione, mentre sarebbe stato invece necessario che i prezzi di cessione fossero approvati e deliberati dagli stessi soci delle cooperative.

“Bene l’intervento della magistratura sul piano di zona di Monte Stallonara ma ora chiediamo l’intervento immediato del Comune di Roma affinché per gli altri piani di zona su cui deve vigilare, vigili contestando le violazioni e applicando le sanzioni previste”, dice all’Adnkronos l’avvocato Vincenzo Perticaro, che ha inoltrato l’esposto denuncia che ha portato oggi all’intervento della magistratura. “Ci sono 28 denunce per 28 piani di zona – afferma Perticaro – e l’ente che doveva vigilare in primis era il Comune. Stiamo parlando di un danno erariale enorme. Ora chiediamo al Campidoglio di revocare le convenzioni con chi ha disatteso gli accordi acquisendo il patrimonio immobiliare in modo da tutelare i cittadini”.

Fonte: http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2017/01/16/roma-truffa-milioni-comune-regione-sequestrati-palazzi-azioni-conti-correnti_2lpu7nilR50qWK5OYyledL.html

Il riporto

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E no ja non mi puoi andare in giro a tipo testimonial falluto del metodo Cesare Ragazzi, altro che “ho in testa un’idea meravigliosa” che a te ti ha pigliato male il trapianto, un po’ a zolle irregolari, modello cerchi nel grano e mo pare che in capa tieni una coltivazione idroponica di licheni rachitici che, poracci, con tutto l’accanimento terapeutico del caso, a Pasqua non ci arrivano, e, piuttosto di restare aggrappati disperatamente alla tua pelata, opterebbero per una più dignitosa dolce morte in una clinica Svizzera e amen. Poi, comunque, non è che puoi tesaurizzare quegli unici tre capelli che ti sono rimasti, farteli crescere, fartici fare pure le meches, pensando alla chioma fluente di Bon Jovi, e raccoglierli in un zuzzosissimo e squallidissimo codino con la scusa che ti vanno davanti agli occhi e ti danno fastidio quando tira il vento. Ah e, a proposito di vento, quante ardite architetture, ore di machiavellici giochi di pettine, cotonature, spray volumizzanti, lacche, mastici per il legno e cromatina da scarpe effetto Toto Cotugno ho visto miseramente collassare alla prima folata di gentile brezzolina primaverile; sappi che nei riporti, come nei risvoltini, ci vuole la giusta misura. Guarda non vorrei essere io a dirtelo che, in fondo, sono solo un’estranea, ma altro che capelli originali di modelli svedesi, per il tuo parrucchino, sì si capisce credimi che tieni il parrucchino, hanno usato al massimo la paglia che si mette per dentro i cesti di Natale e, altro che “dove osano le aquile”, ti devi stare pure attento che, vista la carenza di alloggi, una rondine non ti depone le uova in capa che è periodo.

FONTE Facebook Francesca Prisco