“IO HO DECISO, NON MI FERMO AI SEMAFORI!

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Io sono un NO-SEM.


Cioè, se tu vuoi fermarti ai semafori, liberissimo, mica te lo proibisco.
Ma io no.
Il semaforo limita la mia libertà di movimento e la mia libertà di scelta individuale. Cose previste dalla Costituzione e dal trattato di Schengen, libertà di circolazione, avete presente?
Io ammiro chi crede davvero che i semafori siano stati concepiti per la nostra “sicurezza”.
Sul serio, senza ironia, capisco chi pensa che la vecchietta che attraversa la strada e non finisce sotto la mia macchina, poi PER QUESTO motivo campi altri cent’anni. E’ una cosa che ci hanno indotto a credere da sempre, indottrinandoci ben bene a partire dai nostri genitori (servi inconsapevoli, ahi loro).
Che poi, quelli investiti sulle strisce, siamo sicuri che non avessero altre patologie? Il 70% aveva problemi cardiaci, o problemi respiratori da raffreddore… Sono morti PER schiacciamento da auto o CON schiacciamento da auto, ma prima o poi sarebbero morti lo stesso? Non ce lo dicono…
Fatto sta che nessuno sottolinea mai quanto i semafori consumino elettricità (SOLDI NOSTRI), deturpino il paesaggio e discriminino i daltonici, perché queste sono verità scomode.
Non “cielo dicono” che è tutto un complotto per arriccchire i produttori di semafori e chi incassa le multe.
E il mainstream non vi verrà mai neanche a dire che ci sono fior di studi SCIENTIFICI che dimostrano al 100% che se un’automobile o un motorino va a forte velocità contro il palo di un semaforo si schianta col rischio anche di MORTE.
C’è tutta una letteratura al riguardo per cui i morti contro i pali dei semafori sono milioni. Però i media ne parlano bene e le autorità li impongono cercando di farci passare i semafori come una cosa per il “nostro bene”. (ah ah, sì vabbe’).
Si sa da tempo immemore che anche se una persona a piedi sbatte su un palo di semaforo poi ha delle conseguenze anche permanenti.
Ecco, tutto questo e tanto altro dovrebbe bastare ma non mi interessa fare proseliti, io racconto solo la verità, poi voi fate come volete, intanto io penso con la mia testa pur continuando a prendere multe e sanzioni perché ovviamente vado contro il sistema.
No problem, io proseguo nella mia battaglia illuminata e dico:
“No, grazie, io non mi fermo ai semafori”.”

Claudio Fois

È rimorto il M5S

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di Marco Travaglio | 25 APRILE 2021

Quando morì papa Luciani, 33 giorni dopo papa Montini, Lotta Continua titolò: “È rimorto il papa”. Ieri invece è rimorto il M5S. La notizia, come disse Mark Twain per smentire le indiscrezioni sul proprio decesso, “è grossolanamente esagerata”.

Ma in Italia ormai le notizie le dà un branco di spostati, convinti che qualcuno li legga e che la realtà non aspetti altro per adeguarsi. Purtroppo per loro, accade l’opposto.

Stiamo parlando degli stessi geni che tre mesi fa raccontavano di un Recovery Plan scritto coi piedi da Conte e dai suoi ministri incapaci e invocavano i Migliori per riscriverlo da cima a fondo e salvare l’Italia.

Ora che i Migliori l’hanno fotocopiato e ci hanno aggiunto qualche marchettina pro Eni, pro Confindustria e anti-ambiente, peraltrto in ritardo, tutti gridano al miracolo per non dover ammettere di avere mentito ai lettori. Che peraltro, stando ai dati delle edicole e dei sondaggi, mostrano di essersene accorti.

Ma dicevamo dell’ennesima morte dei 5Stelle: più che una notizia, una rubrica fissa settimanale che esce sulle migliori testate dalla loro nascita (4.10.2009). Stavolta il decesso sarebbe causato da tre fattori letali concomitanti: il video di Grillo sul figlio, la dipartita di Davide Casaleggio e della sua piattaforma Rousseau e il vuoto di leadership in attesa di Conte.

Libero: “Bancarotta M5S: Casaleggio taglia le paghe”. Domani: “Senza Conte, senza Grillo, senza Casaleggio, senza stelle: del M5S non rimane più nulla”. Belpietro su La Verità: “Senza capo e con i debiti il M5S è allo sbando”. Casaleggio jr. su La Verità: “Senza la regola della piattaforma, Grillo&C. copieranno i soliti partiti”. Corriere: “Addio al veleno tra i 5Stelle e la piattaforma Rousseau”. Rep: “Il big bang dei 5Stelle”, “Il Movimento a rischio estinzione”.

Pensano che basti ripetere in stereo una cazzata perché si avveri. Come quando scrivevano che il M5S avrebbe perso le elezioni del 2013 e del 2018 (infatti le stravinse), che al referendum renziano del 2016 avrebbe vinto il Sì (infatti stravinse il No) o che al referendum antigrillino del 2020 sul taglio dei parlamentari avrebbe vinto il No (infatti stravinse il Sì).

Sono fatti così, vanno capiti: non ne azzeccano una, però insistono. Ora pensano che agli elettori interessi qualcosa di casa Grillo o della bottega Casaleggio. Dopo 12 anni, non hanno ancora capito perché molti guardano ancora ai 5Stelle: perché gli altri fanno mediamente o ribrezzo o pena.

Chi combatte i vitalizi ai corrotti? Il M5S. Chi ha costretto ieri Draghi a rimangiarsi i tagli all’ecobonus 110%? Il M5S e un post di Conte su Facebook. Che poi chissà come farà Conte a postare tutta quella roba sui social, essendo morto ancor prima di nascere.

Lagarde, seconda ondata toccherà severamente l’economia

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(ANSA) – BRUXELLES, 19 NOV – “In generale l’economia della zona euro sarà toccata severamente dalle conseguenze del rapido aumento dei contagi e dal ripristino delle misure di contenimento, ponendo rischi chiaramente al ribasso alle prospettive economiche a breve termine”: lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde parlando alla commissione econ del Parlamento Ue secondo cui “il pacchetto Next Generation EU deve diventare operativo senza indugio. Le risorse aggiuntive del pacchetto possono facilitare politiche fiscali espansive, in particolare nei Paesi dell’area dell’euro con un margine di bilancio limitato” (ANSA).



Contrabbando carburante agricolo,11 arresti tra Lecce e Roma

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(ANSA) – BARI, 19 NOV – Militari della Guardia di Finanza di Lecce stanno eseguendo, tra la provincia di Lecce e quella di Roma, un provvedimento cautelare per l’arresto di 11 persone (3 in carcere e 8 ai domiciliari), indagate a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di gasolio agricolo, emissione ed utilizzo di fatture false, riciclaggio ed autoriciclaggio. Gli indagati complessivamente sono 64. Gli inquirenti ritengono di aver accertato un’evasione fiscale (tra accisa, Iva ed Ires) tra il 2014 e il 2018 di oltre 20 milioni di euro ed hanno quindi disposto il sequestro di beni a carico di 17 indagati e otto aziende, tre delle quali anche destinatarie di interdizione per un anno dall’esercizio dell’attività di commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi.



Le indagini, durate oltre due anni, avrebbero fatto emergere due sistemi di frode: il primo rappresentato dal contrabbando di un ingente quantitativo di gasolio agricolo; il secondo dall’utilizzo di una società “cartiera” che acquistava e commercializzava carburante per autotrazione, evadendo così l’IVA. Nel dettaglio, l’organizzazione leccese avrebbe gestito due depositi di carburanti agricoli, uno a Carmiano e l’altro a Diso (quest’ultimo intestato a una cosiddetta “testa di legno”) ed ha distratto circa 25 milioni di litri di prodotto petrolifero (con un’evasione di accisa, Iva ed imposte dirette per oltre 13 milioni di euro), a favore di autotrasportatori leccesi, brindisini e tarantini compiacenti. Il sistema si avvaleva di imprese agricole fittizie, prive di libretti U.M.A.

(Utenti Motori Agricoli) e costituite ad hoc, con la complicità di un commercialista salentino. (ANSA).



Thyssen: annuncia 11mila esuberi per coronavirus

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(ANSA) – MILANO, 19 NOV – Il colosso tedesco dell’acciaio Thyssen annuncia il taglio di 11mila posti di lavoro, quasi il doppio di quanto preventivato nel maggio del 2019. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che la drastica decisione è dovuta alla necessità di “indirizzare il gruppo agli sviluppi del mercato nel lungo termine e fare fronte agli effetti del coronavirus”.

Dei 6mila posti annunciati nel 2019 il gruppo ne ha già tagliati 3.600 e punta a raggiungere quota 11mila “nei prossimi 3 anni”. (ANSA).



Covid: oltre 56 milioni di contagi al mondo

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Hanno superato quota 56 milioni i contagi da Covid-19 registrati ufficialmente nel mondo, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. I decessi sono stati oltre 1,34 milioni.



Il paese più colpito al mondo in termini assoluti dall’inizio della pandemia del nuovo coronavirus restano gli Stati Uniti, con quasi 11,5 milioni di casi e oltre 250 mila morti. Seguono il Brasile e l’India.

Giappone – Hanno superato quota 56 milioni i contagi da Covid-19 registrati ufficialmente nel mondo, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. I decessi sono stati oltre 1,34 milioni. Il paese più colpito al mondo in termini assoluti dall’inizio della pandemia del nuovo coronavirus restano gli Stati Uniti, con quasi 11,5 milioni di casi e oltre 250 mila morti. Seguono il Brasile e l’India.

Francia -Continuano a diminuire in Francia le rianimazioni, stasera 4.775 (-79 rispetto a ieri) per Covid-19, e i ricoveri, 32.482 (-328). Il numero dei nuovi casi positivi da ieri è di 25.506, ai quali si aggiungono 2.877 casi di positività ai test antigenici. Scende al 16,2% il tasso di positività. I decessi sono stati 425, che portano il totale a 46.698 dal 1 marzo, tra ospedali, case di riposo e istituti per disabili.



Tunisia – Crescono ancora i contagi in Tunisia dove, secondo i dati riferiti al 17 novembre, sono stati registrati altri 1450 contagi (su 4274 test effettuati), che portano il totale delle infezioni confermate nel Paese nordafricano a quota 83.772. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Tunisi in un comunicato, precisando che il bilancio dei decessi è salito a 2.541, di cui 96 nelle 24 ore considerate. Delle persone che risultano ancora positive, 1.548 sono ricoverate in ospedale, 291 in rianimazione e 125 in respirazione assistita. I tamponi effettuati da inizio epidemia sono 419.066. 58.229 i guariti. Da lunedì prossimo potranno riaprire le moschee per le cinque preghiere quotidiane, ha annunciato in una nota la presidenza del governo. Anche le attività culturali potranno riprendere gradualmente. Per la forte crescita dei casi il Consiglio Ue ha escluso la Tunisia dalla lista dei paesi extra Ue cui sono concessi i viaggi non essenziali nel territorio europeo. Per chi arriva dall’Italia in Tunisia, oltre all’obbligo della presentazione del test Pcr-Rt negativo, è previsto l’obbligo di autoisolamento domiciliare per sette giorni. E’ esentato dalla quarantena chi rimane sul territorio meno di 125 ore. I test Pcr-Rt prima della partenza sono ormai obbligatori per chiunque voglia recarsi in Tunisia, anche per i turisti che viaggiano con i tour operator, fino ad ora esentati da questa misura. I viaggiatori dovranno inoltre scaricare un’app per tracciare i loro movimenti sul territorio