Azzolina,ritorno graduale a scuola, non decide ministro

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(ANSA) – ROMA, 18 NOV – “Sarò veramente soddisfatta quando tutti i ragazzi, soprattutto quelli delle superiori, potranno tornare in classe, ma dobbiamo osservare la curva dei contagi e attendere che questa si stabilizzi. Credo ci sarà un ritorno graduale, bisogna essere sempre prudenti, fondamentale è che le limitazioni attuali siano temporanee; sto lavorando per evitare ulteriori limitazioni a livello locale. Purtroppo questo è un Paese in cui il ministro non può decidere su chiusure e aperture mentre altre autorità possono farlo, io non faccio altro che telefonare e provare a parlare con tutti nel massimo rispetto, per far sì per ora che non ci siano altre chiusure e nelle prossime settimane, in modo graduale, che si possano riportare gli studenti delle superiori a scuola. Non mi sento di dare una data, sono settimane delicate, spero che con tutte le chiusure si possa rallentare la curva e pensare ad un ritorno graduale a scuola”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina intervenendo ad Rtl. (ANSA).



Francia: Greenpace contro proroga vita centrali nucleari

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(ANSA) – PARIGI, 18 NOV – Greenpeace ha annunciato oggi di aver depositato presso il Consiglio di Stato di Parigi un ricorso contro l’Autorità di Sicurezza Nucleare (Asn) per ottenere una valutazione ambientale sulla proroga della durata di vita delle centrali atomiche francesi.



“Non c’è nessuna valutazione ambientale prevista nel quadro delle visite decennali attualmente in corso per ampliare di 10 anni il funzionamento dei reattori nucleari che giungono a 40 anni” di vita, deplora Greenpeace in una nota, aggiungendo che “la portata e i costi dei lavori di prolungamento delle centrali giustificano una valutazione ambientale, come ricordato, per il Belgio, dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea”. Secondo Greenpeace, la Francia è dunque “in una situazione di llegalità”. (ANSA).



Parto a casa guidati al telefono,Toti ‘è inno alla vita’

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(ANSA) – GENOVA, 18 NOV – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dedica un post su Facebook a un parto a casa con l’aiuto del 118 avvenuto sabato, che si è felicemente concluso con l’arrivo del piccolo Emanuele. “In questi giorni di emergenza un vero inno alla vita e alla speranza che fa bene al cuore. Benvenuto Emanuele, da tutta la Liguria!”, scrive Toti.

“Cosa ne dite di iniziare la giornata con una bella storia? Quella del piccolo Emanuele che sabato sera ha sorpreso i suoi genitori decidendo di venire al mondo prima del previsto – dice Toti -. Grazie all’aiuto dei medici del 118 che hanno guidato al telefono il neo papà Luca, Sonia ha partorito in casa a Genova il loro bambino. Ad aiutare Luca, che non ha perso la calma e ha agito prontamente, dall’altra parte del telefono c’era l’ostetrica Marta Amisano che, con amore e professionalità, ha seguito questo inconsueto parto a distanza. Grazie a lei, ai medici, agli infermieri e agli oss del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Martino, diretto dal dottor Claudio Gustavino, per aver aiutato questa bellissima famiglia e per tutti i piccoli e grandi miracoli che compiono quotidianamente con il loro lavoro”.



La storia del piccolo Emanuele, secondogenito, oltre i 4 chili, è raccontata sul Secolo XIX di oggi. Il medico del 118 è arrivato sul posto al momento finale del parto, giusto in tempo per aiutare il piccolo a venire al mondo con un bel pianto rassicurante. (ANSA).



Si ribalta con il tir sull’A1 e resta incastrato, salvato

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(ANSA) – CASERTA, 18 NOV – I vigili del fuoco di Caserta hanno tratto in salvo, nella notte, il conducente di un autotreno che si era ribaltato su un fianco sull’autostrada A1, nel tratto che va da Capua in direzione Caserta (chilometro 724). Una volta giunti sul posto, i vigili del fuoco provenienti dal Comando provinciale di Caserta, hanno trovato il conducente bloccato all’interno della cabina di guida; i pompieri hanno così dovuto aprire un varco nella parte anteriore del veicolo per liberare il camionista, che è poi stato affidato alle cure dei sanitari del 118. (ANSA)



Scuola: divieto non ferma Maya, essere in classe un diritto

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(ANSA) – TORINO, 18 NOV – La circolare che vieta la Dad davanti al liceo Gioberti, adottata ieri dalla preside, non ferma la protesta di Maya, la prima sedicenne a presentarsi con libri e tablet davanti all’istituto nel centro di Torino per seguire le lezioni a distanza. “Non vogliamo protestare contro la scuola, ma per il nostro diritto di essere in classe – spiega la studentessa – I miei compagni? Questa mattina avevano delle verifiche; quando seguiamo le lezioni davanti alla scuola veniamo segnati come assenti e, quindi, non avrebbero potuto sostenerle. Abbiamo quindi deciso di alternarci, ma venerdì saremo qui tutti insieme”.

La giovane lancia un appello ai politici: “Il ministro è dalla nostra parte ora aspettiamo che la sindaca Appendino, il presidente Cirio e gli assessori ai Trasporti facciano dei piani per permetterci di tornare in aula – dice -. Noi abbiamo dato delle idee e ora aspettiamo delle risposte”. (ANSA).



Congo annuncia ‘sconfitta 11/ma epidemia di Ebola’

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(ANSA-AFP) – KINSHASA, 18 NOV – Il ministro della Salute congolese Eteni Longondo ha proclamato la sconfitta dell’undicesima epidemia di Ebola nella storia della Repubblica Democratica del Congo.

“In questo mercoledì, 18 novembre 2020, sono lieto di dichiarare solennemente la fine dell’undicesima epidemia di virus Ebola nella provincia dell’Equatore”, ha detto alla stampa il ministro. Dalla sua comparsa, il primo giugno, ci sono stati 55 decessi per 119 casi confermati e 11 probabili, ha detto l’Organizzazione mondiale della sanità. (ANSA-AFP).



Scuola: Azzolina, rischi non da apertura ma da chiusura scuole

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“L’apertura della scuola non comporta rischi semmai il rischio è la chiusura della scuola”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a Rtl. “C’è un regionalismo delle diseguaglianze in questo momento: alcuni bambini vanno a scuola in zone rosse e altri non ci vanno anche se non in zone rosse. Credo il problema sia culturale: la scuola è sempre stata trattata come la Cenerentola del Paese da tutti i punti di vista, anche dei tagli; oggi questo sta cambiando, anche in legge di bilancio e anche dal punto di vista dell’attenzione delle famiglie, degli studenti, dei media”.



“Tutti gli studi concordano sul fatto che l’apertura delle scuole non ha avuto una parte determinante sull’aumento dei casi in generale e ci sono evidenze che riguardano l’età scolare: ci si contagia molto meno tra i bambini piuttosto che tra gli adulti”, ha proseguito la ministra la quale, rispondendo ad una domanda, ha spiegato poi che nel Recovery Fund ci sono “diversi progetti, in primis sull’edilizia scolastica, per mettere a posto le scuole e costruirne di nuove, gli ambienti di apprendimento non sono secondarie, sono importanti per fare una didattica diversa che non sia la lezione frontale che gli studenti non amano più di tanto, poi ci vuole la formazione del personale scolastico tutto. Altro progetto riguarda gli Its”.

“So – ha detto infine sulla maturità – che gli studenti pensano agli esami di maturità, vedremo nei prossimi mesi: posso dire che l’anno scorso, quando dovevamo decidere come fare l’esame di maturità, abbiamo coinvolto gli studenti, molte loro proposte, che erano molto mature, le abbiamo accolte; assicuro che non prenderemo alcuna decisione senza coinvolgerli”.



 

Bancarotta da 155 mln con 5 società, 4 arresti e 10 indagati

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(ANSA) – CAGLIARI, 18 NOV – Sono accusati di aver provocato la bancarotta di cinque società per un ammontare di circa 155milioni di euro, uno dei crac più importante della storia della Sardegna. Questa mattina i militari della Guardia di finanza hanno arrestato quattro imprenditori, già coinvolti anni fa nel fallimento del Policlinico Città di Quartu. In carcere, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, Lucia Perra, su richiesta del pm Giangiacomo Pilia, sono finiti Carlo Uda, 64 anni (nel 2017 in primo grado era stato già condannato per il fallimento del Policlinico Città di Quartu) e Roberto Paoni. Ai domiciliari sono finiti Paolo Pomata e Isabella Ongarelli, che secondo quanto accertato dalle Fiamme gialle erano gli amministratori delle cinque società. Dieci le persone indagate, tra queste anche Antonio Macciotta che per il crac del Policlinico Città di Quartu aveva patteggiato 3 anni. Gli indagati secondo l’accusa hanno portato al fallimento cinque società sarde operanti nel settore dell’edilizia, dei servizi alberghieri e delle case di cura: Icnos, Laura immobiliare srl, Santa Chiara resort, GipFin, Sant’Elia di Nuxis srl. (ANSA).