CLAMOROSO: BLITZ A SORPRESA DI VIRGINIA RAGGI, PROPRIO LÌ! “STRAORDINARIO”

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venerdì 31 marzo 2017

Tour della sindaca di Roma Virginia Raggi nella nuova stazione della metro C a San Giovanni. Un “viaggio nella storia”, secondo la soprintendenza archeologica che ha curato l’ideazione e il coordinamento del progetto scientifico. “In anteprima scendiamo insieme nella nuova stazione della metro C di San Giovanni che apriremo quest’autunno”, promette Raggi su Facebook. Nella stazione, dove anche la stampa è stata invitata per una visita, tanti i reperti esposti, da anfore a tubi del I secolo d.C.. 

“Siamo entrati in una stazione bellissima e narrante. Gli utenti – ha detto la sindaca Raggi – leggono sui pannelli la storia e quello che è stato ritrovato. 

Colgo l’occasione per raccogliere due inviti: da un lato implementeremo in più lingue i pannelli illustrativi, almeno in inglese, per aiutare anche i visitatori stranieri a leggere e comprendere. Poi raccolgo l’auspicio che anche le stazioni già esistenti possano essere uniche e caratterizzate in senso moderno e artistico. L’auspicio più grande è quello che si vada presto verso l’apertura per farla diventare funzionante e fruibile a tutti. Collaboreremo come amministrazione per completare anche le altre stazioni programmate e ad un’implementazione generale della rete del trasporto pubblico”. 

Il viaggio nella neonata stazione San Giovanni è tra i reperti archeologici scoperti ed esposti nella ‘archeo-stazione’. Qui si cammina tra i reperti organici provenienti da contesti della prima e media età imperiale (da semi a noccioli fino a gusci di molluschi) ai tubi di terracotta e condutture di piombo del I secolo d.C. Poi ci sono le grandi anfore del I-II secolo d.C, gli strumenti in osso lavorato e i piatti colorati dell’età moderna e contemporanea XVI e XIX secolo. La tratta T3 da San Giovanni (esclusa) a Fori è in corso di realizzazione. I lavori sono iniziati il 21 marzo 2013 per uno sviluppo di 3.6 km e due stazioni Amba Aradam/Ipponio e Fori. Per il soprintendente Francesco Prosperetti, “la diversità di questa stazione marca un punto di svolta nel modo di intendere una stazione della metropolitana a Roma che non assomiglia a nessun’altra di Milano o Napoli”. (ANSA

Maradona contro Pes 2017: Konami utilizza la sua immagine illecitamente –

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Diego Armando Maradona minaccia azioni legali contro la Konami, storica azienda giapponese che produce il videogioco Pes 2017. Il Pibe de oro, che non ha dato l’autorizzazione per utilizzare la sua immagine, si è sfogato sul suo profilo Facebook dopo essersi accorto di essere presente tra le leggende disponibili nella modalità di gioco Myclub: oltre a riportare esattamente il suo cognome (sono finiti i tempi in cui Roberto Carlos diventava Roberto Larcos e Maldini si trasformava in Moldani) il personaggio del videogioco è esattamente identico a lui, ovviamente ai tempi in cui faceva impazzire i difensori e firmava gol rimasti nella storia del calcio. Vedere quei capelli ricci e le statistiche da capogiro (il valore di Maradona è 97, più alto di Messi e Cristiano Ronaldo) non è servito però a placare la sua rabbia. Ecco quello che ha scritto su Facebook: “Ieri ho scoperto che l’azienda giapponese Konami utilizza la mia immagine per il suo gioco PES 2017. Mi dispiace, ma il mio avvocato Matias Morla intenterà un’azione legale. Spero che questa truffa non vada avanti”. Ciò che però Maradona non sa è che la stessa cosa è già capitata nella versione precedente del videogioco. Gli appassionati di Playstation che preferiscono Pes a Fifa sperano che tutto alla fine possa risolversi: in caso contrario dovranno rinunciare alle magie di Diego. –

Presidente della Repubblica inaugura il restauro dello spazio alle porte di Napoli

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Repubblica.it

 

Sergio Mattarella andrà a inaugurare, ai piedi del Vesuvio il museo ferroviario forse più bello del mondo, lì sulle negre scogliere di Pietrarsa (alle porte di Napoli) si troverà difronte alla grande statua in ghisa di Ferdinando II di Borbone, meticolosamente restaurata dalle Ferrovie di Stato. Il re delle due Sicilie gli mostrerà, corrucciato, la scalfittura che le granate garibaldine gli hanno inferto sulla coscia sinistra, ma il presidente della Repubblica risponderà dolcemente additando a sua maestà la meraviglia di un luogo restituito alla bellezza dopo decenni di incuria, in trentanove mesi di lavoro, matto e disperatissimo, timbrati “Italia unita”.

Un armistizio? Un risarcimento? Un tornare a Canossa, come vorrebbero i neo-borbonici che quella statua hanno preso subito a venerare come simbolo di uno scippo piemontese? La riapertura ufficiale del museo di Pietrarsa è soprattutto il riconoscimento di una gloriosa continuità. Sì, perché su quei binari tutto ebbe inizio, il 3 ottobre 1839, con l’apertura della prima linea ferroviaria della Penisola, la mitica Napoli- Portici. Lì, dieci anni dopo, cominciò anche la storia industriale del Paese, con l’istituzione del Reale opificio siderurgico e pirotecnico, raggiungibile al km 5.839 della ferrovia capostipite.

Si chiama Telelaser Trucam: è dotato di una telecamera che funziona anche a 1,2 chilometri di distanza e promette tantissime nuove multe.

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Automobilisti attenzione! La Polizia Stradale è alle prese con una fase di test per un nuovo autovelox, il Telelaser Trucam, che non solo monitora la velocità delle auto in transito metro per metro a 1,2 chilometri di distanza, ma è capace anche di controllare se si indossano le cinture di sicurezza e se si sta parlando al telefono.

L’innovativo autovelox è dotato di una telecamera ad alta tecnologia in grado di filmare anche a distanza e da alcune settimane è in dotazione e in uso sia nel Lazio, ad esempio sulla Pontina, sia in Sardegna, sulla statale 131 in provincia di Oristano. Ma in futuro questo nuovo “aggeggio” potrebbe arrivare su tutte le strade della nostra Penisola.

Come è facilmente intuibile questo nuovo autovelox promette tantissime nuove multe visto che oltre alla velocità riesce a monitorare le altre violazioni da parte del conducente. La telecamera registra tutto e lo salva in un hard disk interno, dove possono essere archiviati circa 10mila file. In questo caso eventuali ricorsi contro le multe egiudici di pace potranno fare ben poco visto che stiamo parlando di un filmato digitale che lascia poco spazio alle interpretazioni. Telelaser Trucam dispone di un potente raggio laser e quando in uso, l’agente potrà visionare sul touchscreen la velocità dell’auto, e l’interno dell’abitacolo, anche a 1,2 km di distanza. Il mezzo è efficiente anche di notte e con scarsa illuminazione in quanto è dotato di un flash a infrarossi capace di visionare l’interno dell’auto e la targa in qualsiasi circostanza. Oltre ad essere trasportato dagli agenti della Stradale il nuovo autovelox potrà anche essere utilizzato in postazioni fisse e secondo alcune indiscrezioni saranno 382 i comandi delle polizie locali che lo avranno presto a disposizione.

Tempi duri quindi per i conducenti indisciplinati, che secondo i dati Aci-Istat relativi al 2015 infrangono maggiormente il Codice della Strada per quello che riguarda la velocità e la mancanza di distanza di sicurezza(ben il 38,9% delle infrazioni), seguono poi la mancanza di cinture di sicurezza e l’utilizzo del telefono alla guida.

Nasce la provincia di Giugliano-Aversa. Svolta storica del governo 

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Svolta storica per Giugliano e Aversa. Nasce la sesta provincia della Campania dopo Napoli, Salerno, Caserta, Benevento e Avellino. La scelta è del premier Paolo Gentiloni, che sarebbe rimasto incantato da alcuni servizi sull’agro aversano e sul Lago Patria realizzati dal TGR Campania.

La decisione era meditata da tempo – ha dichiarato Gentiloni – a convincerci della necessità di istituire una provincia a parte per la zona dell’agro aversano e del giuglianese la visione delle bellezze architettoniche e paesaggistiche di questa meravigliosa terra, che senz’altro meritano una valorizzazione e una rappresentanza istituzionale specifiche”.

 

Ancora da definire i tempi per l’istituzione della nuova Provincia. Verosimilmente si attenderà l’approvazione della nuova legge finanziaria. Saranno stanziati un miliardo dal governo centrale e 800 milioni dalla Regione Campania. Esulta anche De Luca: “Ridaremo dignità a dei territori a lungo considerati di serie B”. Bofonchia il sindaco di Napoli, De Magistris: “Mi opporrò a questa scissione”.

Secondo le primissime indiscrezioni, la nuova Provincia dovrebbe ricomprendere tutti i comuni dell’agro aversano (Aversa, Lusciano, Trentola – Ducenta, Teverola, Parete, Casaluce, Frignano, Gricignano D’Aversa, San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe, Cesa, San Marcellino) e quelli dell’area a nord di Napoli (le frazioni di Varcaturo, Licola e Lago Patria, le città di Qualiano, Giugliano, Villaricca, Calvizzano). Un’area da quasi un milione di persone. In bilico Mugnano, Melito, Sant’Antimo e Marano, che potrebbero restare nella provincia di Napoli.

Tantissimi gli aspetti pratici da definire anche sul piano delle sedi amministrative. Si profila un’altra guerra tra Giugliano e Aversa per l’assegnazione delle sedi del consiglio provinciale e della giunta così come già successo per il Tribunale di Napoli Nord. Due le strutture candidate a ospitare le assisi della nuova Provincia: Palazzo Palumbo a Giugliano e la Facoltà di Ingegneria di Aversa, che però sarebbe da ristrutturare dopo i crolli registrati l’anno scorso.

 CI SIETE CASCATI ?

UN BEL PESCE D’APRILE

​Il Comune di AVERSA diventa la Caritas per i politici tra i più poveri della provincia. Solo Santulli è Paperon de’ Paperoni

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In calce le dichiarazioni dei redditi 

Aversa

AVERSA – Dopo il grande successo della nostra mini inchiesta sui redditi dichiarati dal sindaco De Cristofaro, rimasto coinvolto nell’inchiesta delle gare pilotate, il quale, nonstante fosse stato presidente dell’ordine degli Architetti e titolare di un avviato studio di architettura, dichiarava un reddito di circa 11 mila euro, tantissimi cittadini ci hanno chiesto di accertare e documentare anche le dichiarazioni dei redditi degli altri amministratori comunali, tra assessori e consiglieri, Ebbene lo abbiamo fatto e quello che è venuto fuori è un paradosso. Il Municipio dovrebbe essere la succursale della Caritas. Siamo di fronte a redditi così bassi, che occorre una colletta pubblica. Il più povero stando alle dichiarazioni sarebbe Augusto Bisceglia presidente del Consiglio, il più ricco Paolo Santulli, che l’anno prima dichiarava  un reddito di circa 57 mila euro e quest’anno di circa 301 mila euro. Ecco a voi l’elenco

De Gaetano Raffaele nel 2012/2013 dichiarava un reddito di 11.198,00 euro, nel 2017 ha dichiarato 14.342,00 euro.

Michele Galluccio nel 2012/2013 dichiarava 29.798,43 mentre nel 2017 ha dichiarato di possedere azioni societarie CAIRO, CTC, THLA,FKR, un appartamento in via Atellana, 31.325,95 euro;

Nico Nobis nel 2012/2013 dichiarava un reddito di 24.342,00  euro, mentre nel 2017  29.717,00 euro

De Cristofaro Orlando nel 2012/2013 quando era consigliere comunale dichiarava un reddito di 2.726,00 annui, essendo architetto

Paolo Santulli (detto PAPERON DE PAPERONI) nel 2012/2013 dichiarava, un reddito di euro 57.021,00 mentre nel 2017 dichiara un reddito complessivo di euro 301.296,00, essendo socio del Centro Santulli srl, legale rappresentante scuderia Giovane Italia srl  oltre ad altre utilità finanziaria in titoli obbligazionari per euro 100.000,00 euro;

Carmine Palmiero (architetto) dichiara 2016/2017 un reddito complessivo di euro 4.745,00 annui

Francesco Di Virgilio(militare dell’aeronautica)  per il 2016/2017 ha dichiarato un reddito di euro 34.276,62;

Oliva Alfonso (avvocato) per il 2016/2017 ha dichiarato un reddito complessivo di euro 40.367,00;

Renato Oliva (docente-commercialista) per il 2016/2017 ha dichiarato un reddito complessivo di euro 21.051,00;

Domenico Palmieri (imprenditore)  per il 2016/2017 ha dichiarato un reddito complessivo di euro 15.843,00;

Marco Villano (ingegnere) per il 2016/2017 ha dichiarato un reddito complessivo di euro 19.931,00 euro;

Michele Ronza (ingegnere-docente) per il 2016/2017 ha dichiarato di possedere un locale in via F.Saporito, un immobile quale abitazione principale in via F.Saporito, un locale in via Drengot, una mercedes classe E, una Mito Alfa, e un motoveicolo EXAGON, di possedere una quota al 20% della ditta ALEHAR COSTRUZIONI SRL DI AVERSA, Azioni BCP T/ GRECO ANNO 2002, e di essere vice presidente dell’ordine degli Ingegneri di Caserta, e un reddito complessivo di euro 43.761,00;

AUGUSTO BISCEGLIA (Praticante avvocato)  per il 2016/2017 ha dichiarato di essere nudo proprietario di un locale in via della Libertà, nudo proprietario di un appartamento in via SanBiagio ad Aversa, nudo proprietario di un locale in viale Europa angolo via S. Giacomo, e un reddito complessivo di euro 2.233,00. Altre dichiarazioni di assessori e consiglieri non pervenute e ne pubblicate sull’albo pretorio del Comune.

 Lidia de Angelis

PUBBLICATO IL: 31 marzo 2017 ALLE ORE 21. 30

ABOLIZIONE VITALIZI, SVOLTA CLAMOROSA: ECCO COSA ACCADRA’ SETTIMANA PROSSIMA.

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venerdì 31 marzo 2017

Di Battista: “Votiamo la proposta di Richetti, la aspettiamo in Aula”


Dopo la bocciatura del testo M5s e le sanzioni, l’apertura dei parlamentari del Movimento sulla soluzione del parlamentare renziano: “Fornero per tutti”


La bocciatura, le proteste, le sospensioni. Ma il punto di caduta della discussione sui vitalizi è che i Cinquestelle si dicono pronti a votare la proposta di Matteo Richetti del Pd. A dirlo è il deputato M5s Alessandro Di Battista: “Non vediamo l’ora che la proposta Richetti arrivi in Aula perché la voteremo tranquillamente, senza alcun problema” spiega mentre partecipa al flash-mob insieme ai colleghi in piazza Montecitorio contro le sanzioni inflitte ai parlamentari grillini. Cosa prevede l’ipotesi Richetti? In sostanza la “Fornero per tutti”, come già ha spiegato ilfattoquotidiano.it. Il deputato renziano, dunque, punta non solo all’introduzione di “un sistema previdenziale identico a quello vigente per i lavoratori dipendenti”, ma anche alla “sua estensione a tutti gli eletti” in modo da “abolire definitivamente i trattamenti in essere basati ancora sull’iniquo sistema degli assegni vitalizi”. Richetti disse proprio al Fatto.it che così “ci saranno amare sorprese per molti: se un ex parlamentare o un ex consigliere regionale ha versato contributi sufficienti percepirà un assegno proporzionato, diversamente dovrà accontentarsi della pensione sociale non è più tollerabile che continui a percepire somme ingiustificate, a mio avviso illegittimamente, chi ha ricoperto una carica elettiva magari per pochi giorni”.


Prima del voto contestato in ufficio di presidenza, Luigi Di Maio aveva scartato la soluzione Richetti, ma per un motivo tecnico-parlamentare: “Convergere sulla proposta Richetti sulle pensioni dei parlamentari – aveva detto al Tg3 – sarebbe il miglior modo per non fare nulla: per approvare una proposta di legge servono mille parlamentari, per approvare a nostra delibera ne bastano quindici, sarebbe il miglior modo per evitare la melina dei partiti”.
Tutto il dibattito su questo tema era partito dal voto in ufficio di presidenza di Montecitorio che ha respinto la proposta dei Cinquestelle e accolto quella di Marina Sereni, vicepresidente della Camera, Pd. Secondo lo schema della Sereni deve esserci un contributo di solidarietà per tre anni a partire dall’1 maggio a carico degli ex deputati titolari dell’assegno. Il contributo sarà del 10 per cento per i vitalizi da 70mila a 80mila euro, del 20 per cento da 80mila a 90mila euro, del 30 da 90mila a 100mila euro e del 40 per quelli superiori ai 100mila euro annui. La proposta porterebbe a regime ad un risparmio di 2,5 milioni l’anno per le casse di Montecitorio.
La delibera che l’M5s ha presentato a febbraio, dopo che il Fatto Quotidiano ha lanciato la petizione “Vitalizi, poniamo fine al privilegio”, punta invece all’equiparazione delle pensioni parlamentari a quelle dei normali cittadini, pur non intervenendo sui vitalizi in essere perché per farlo servirebbe un voto parlamentare e non basterebbe una modifica del regolamento. Luigi Di Maio assicura: “Noi non ci arrendiamo: avranno vinto una battaglia sulle pensioni dei parlamentari ma non hanno vinto ancora una guerra. Troveremo altri strumenti per riuscire a far saltare questa pensione a settembre: stiano tranquilli i cittadini che un modo lo troveremo…”. A domanda, i 5 Stelle promettono inoltre di trovare un modo per “restituire” l’assegno pensionistico così come fanno con le indennità parlamentari: “Oggi per la pensione c’è l’irrinunciabilità – dice Di Maio – ma troveremo un modo per far saltare le pensioni e quindi anche le nostre”.
fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/30/vitalizi-di-battista-votiamo-la-proposta-di-richetti-la-aspettiamo-in-aula/3487579/

NOTIZIA BOMBA: arrestato! E’ coinvolto nello scandalo di Banca Etruria

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venerdì 31 marzo 2017

Aveva già subito una perquisizione con l’accusa di bancarotta fraudolenta, poi sono scattate le manette. Il gup della Procura di Arezzo ha disposto l’arresto di Valeriano Mureddu, collaboratore stretto di Pier Luigi Boschi, indagato per reati economici sul caso di Banca Etruria dalla Procura, scortato dalla Guardia di finanza fino al carcere di San Benedetto. 

Il fallimento della Geovision
A portare all’arresto di Valeriano Mureddu è stato il fallimento della Geovision, azienda di imballaggi dell’Aretino interessata da passaggi di denaro sospetti, evasione di Iva e distrazioni patrimoniali che hanno configurato il reato di bancarotta fraudolenta. Il magistrato ha disposto che Mureddu fosse arrestato di fronte alla possibilità dell’inquinamento delle prove e della reiterazione del reato. Interdetto Emiliano Casciere, figlio dell’ex legale di Mureddu e titolare della Geovision. 

Il legame con Boschi e Carboni
Mureddu era già salito alla ribalta per aver rivelato di essere un accompagnatore e collaboratore di Pierluigi Boschi, padre di Maria Elena, sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio, quando questi doveva trovare il nuovo direttore generale di Banca Etruria, il cui crack economico ha poi travolto molti piccoli investitori. Assieme a Boschi padre, in queste missioni si muovevano Mureddu e Flavio Carboni, il faccendiere noto per i suoi rapporti con la P2 di Licio Gelli, la Banda della Magliana e la mafia corleonese del boss Pippo Calò. 

Fonte: http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/arresto-mureddu-collaboratore-boschi/