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Polemica al calor bianco a L’Aria che Tira (La7) tra la deputata Pd, Alessia Morani, e Tomaso Montanari, professore ordinario di Storia dell’Arte moderna all’Università degli Studi di Napoli (qui la seconda parte dello scontro). Il dibattito deflagra dopo un servizio sul lavoro giovanile e sull’impossibilità attuale di entrare nella pubblica amministrazione prima dei 35 anni. Montanari ricorda che proprio il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ne è un’eccezione: “E si scopre pure scopre che la sua tesi di dottorato è in buona parte plagiata, come è stato dimostrato in maniera incontrovertibile“. La conduttrice Myrta Merlino parla di querela presentata da Madia a Il Fatto Quotidiano (in realtà l’ha annunciata). “Secondo me, la Madia querelerà anche quelli che continuano a dirlo” – avverte Morani – “Attenzione, eh, perché non si possono fare delle accuse così gratuite”. “Che quereli e vediamo in tribunale. Non è un’accusa gratuita, è stato dimostrato” – ribatte Montanari – “Se mette accanto due testi e vede che ci sono dei passi identici senza virgolette, non ci vuole granché per capirlo. Anche su Repubblica Roberto Perotti, docente della Bocconi, ha detto che il plagio c’è stato indubbiamente. Poi ha spiegato che per lui la Madia si deve dimettere per un altro motivo, e cioè perché la sua riforma sulla pubblica amministrazione fa schifo“. “Montanari, utilizzi altri argomenti. E’ un consiglio”, interrompe la parlamentare dem. “Questo è un argomento importante” – replica lo storico dell’arte – “perché io non posso dire ai miei studenti che devono fare correttamente il loro lavoro di dottorato per poi andare a lavorare in un call center o a emigrare in un altro Paese, quando la Madia plagia buona parte della sua tesi di dottorato e diventa ministro prima dei 35 anni. Questo è il problema dell’Italia: una classe dirigente indegna“. Morani continua a “consigliare” a Montanari di usare cautela nelle sue affermazioni: “Conosciamo Il Fatto, io non darei la patente di verità a questo giornale, mentre metterei una bolla sul ministro Madia. Francamente al posto suo sarei un po’ più cauta. Poi faccia quello che vuole, magari si prende una querela”. “E’ molto divertente che la classe politica reagisca alle opinioni, minacciando querele” – risponde Montanari – “Questo invece è un problema molto serio: la qualità della classe dirigente rispetto al Paese e l’idea che la politica possa mettere in posti chiave persone che non hanno sufficiente esperienza in virtù di un criterio di appartenenza e non di preparazione”