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“La sua grande passione era lo studio: non è mai stato alle dipendenze di autorità italiane, inglesi ed egiziane.
Non ha mai neanche collaborato”. Lo ha detto Claudio Regeni, padre di Giulio al processo in corso a Roma in cui sono imputati 4 agenti egiziani accusati di aver torturato e ucciso il ricercatore.
“La persona che ha tradito Giulio è stato un sindacalista. Questo aveva amareggiato la docente della American University del Cairo con cui Giulio collaborava”. “Giulio aveva uno stile di vita non sfarzoso”,dice Claudio Regeni.
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