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Nell’antica Grecia, la prostituzione era una pratica diffusissima, accettata e fu regolamentata da Solone.
Ebbe così grande diffusione perché le relazioni di giovani greci con donne libere non erano la norma, e se avessero provato a corteggiare una donna sposata, il marito tradito aveva il diritto legale di uccidere l’amante.
Dunque un giovane, prima di sposarsi, aveva come unica possibilità legale di intrattenere rapporti sessuali con queste donne.
Le prostitute di strada, che non lavoravano nelle case chiuse, adottarono una strategia sottile che fu adottata per attrarre i clienti: indossavano sandali speciali che, nella suola, recavano la scritta: “ΑΚΟΛΟΥΘΕΙ”, Seguimi.
Un esplicito invito a fruire delle prestazioni in luoghi appartati.