Quanto erano scientificamente avanti i nazisti rispetto al resto del mondo?

Views: 1

I nazisti, nel loro delirio di onnipotenza e fanatismo ideologico, si spinsero in ambiti scientifici e tecnologici che il resto del mondo all’epoca poteva solo sognare o inorridire nel tentare di replicare.

Non per qualche superiore capacità intellettuale, ma per l’assenza totale di scrupoli morali e l’ossessione malata per la supremazia.

Parliamo di progresso scientifico? Certo, se consideriamo “progresso” la sperimentazione medica su esseri umani senza anestesia, i test di ipotermia

[1]che facevano gelare vivi prigionieri per capire quanto tempo un pilota abbattuto potesse sopravvivere in acqua gelida. O le iniezioni letali di batteri per “studiare” infezioni. Il cosiddetto “avanzamento” scientifico nazista era intriso di un cinismo talmente ripugnante che solo menti depravate potevano considerarlo un trionfo del sapere.

Eppure, nel campo tecnologico e militare, erano avanti decenni rispetto a molti avversari. Hanno sviluppato i primi missili balistici intercontinentali, come la famigerata V-2

[2], un’arma che colpiva Londra senza preavviso e senza possibilità di difesa. Un’anticipazione dell’orrore nucleare. Peccato che quella meraviglia tecnologica fosse costruita nelle fabbriche sotterranee di Mittelbau-Dora

[3], con schiavi che morivano come mosche per esaurimento, fame e maltrattamenti. Un progresso macchiato di sangue, escrementi e disperazione.

Missile V2 (Aggregat 4)

E l’ingegneria aeronautica? I jet nazisti, come il Messerschmitt Me 262

[4], erano i primi caccia a reazione operativi. Più veloci e devastanti di qualunque altro velivolo alleato. Ma costruiti troppo tardi, perché Hitler, in tutta la sua incompetenza megalomane, voleva trasformare quei gioielli di tecnologia in bombardieri, sprecando un potenziale di guerra devastante.

Nel campo delle armi biologiche e chimiche, il regime tedesco era pronto a scatenare inferni di gas nervini come il Sarin e il Tabun

[5], composti così letali da essere troppo orribili persino per gli standard di guerra dell’epoca. Il che dice tutto. Ma non dimentichiamoci che queste sostanze non furono usate non per qualche remora etica, ma perché Hitler stesso temeva ritorsioni simili.

E la corsa nucleare? La Germania nazista sfiorò lo sviluppo di una bomba atomica, ma venne sabotata non solo dall’incapacità di coordinare gli scienziati migliori (molti dei quali ebrei, cacciati o eliminati per ideologia), ma anche da azioni eroiche come il sabotaggio degli impianti pesanti in Norvegia. Un fallimento dovuto più all’arroganza ideologica che alla mancanza di competenza.

Le “avanguardie” naziste erano basate su crudeltà e sfruttamento estremo. Un progresso ottenuto sulla pelle di migliaia di vittime innocenti. Non erano geni, erano mostri capaci di spingere la scienza nei suoi abissi più oscuri, sporcando qualunque briciolo di scoperta con un orrore tale da far accapponare la pelle. Il mondo non imparò dai loro successi, ma dal costo terrificante di quell’ambizione malata.