Raccolta differenziata: ecco come farla in maniera giusta

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Come fare la raccolta differenziata di Redazione Donna

Sapete come fare la raccolta differenziata? Ci sono una serie di errori che tutti abbiamo commesso e che possono compromettere l’intero processo di riciclo. Ecco una piccola guida per non sbagliare!

I rifiuti domestici sono composti dai più svariati materiali e molto spesso si crea confusione, anche perché In Italia ci sono regole che cambiano di città in città.

Ma quali sono i dubbi più comuni sulla raccolta differenziata? E quali le soluzioni da adottare? Ecco alcune regole generali molto utili per gestire al meglio la raccolta differenziata: dove buttare scontrini, bicchieri rotti e cartone della pizza sporco?

Sono questi alcuni dei rifiuti che spesso non sappiamo come smaltire. Ma scopriamo di più per evitare errori!

Raccolta differenziata: vademecum per i dubbi più comuni e le soluzioni. Sapere dove gettare i rifiuti è importante per fare al meglio la raccolta differenziata, ed evitare di invalidare il processo di riciclo. Ecco un piccolo decalogo per sapere come e dove vanno buttati i vostri rifiuti.

Indifferenziata: dalla ceramica al cartone della pizza sporco.  Nei cassonetti dell’indifferenziata potete buttare: plastica non riciclabile, piatti e bicchieri di plastica sporchi, piccoli giocattoli, pennarelli, penne, gomma, stracci.

E ancora cartone della pizza sporco, scontrini fiscali, ceramica, porcellana, bicchieri e tazzine rotte, assorbenti igienici e pannolini, cristallo, pyrex, carta oleata o plastificata, confezioni e involucri di biscotti e caffè.

Errori più comuni. Spesso capita di buttare gli scontrini nella carta, in questo caso il rischio è quello di compromettere l’intero processo di riciclo in quanto gli scontrini fiscali sono realizzati con carta termica, le cui componenti reagiscono al calore.

Lo stesso discorso vale per la carta dei fax e quella carbone. Andranno tutte nell’indifferenziata. Un altro errore che facciamo spesso è quello di buttare nel vetro la ceramica oppure tazze e bicchieri di vetro rotti.

Si tratta in realtà di materiali che non si possono riciclare per questo devono essere buttati nell’indifferenziata.

È un errore anche mettere i cartoni della pizza sporchi nella carta: i contenitori sporchi vanificano la raccolta della carta abbassandone la qualità, per questo vanno buttati nell’indifferenziata, facilitando anche il lavoro degli addetti ai lavori che devono separare i rifiuti cartacei per il riciclo.

Spesso poi buttiamo involucri di biscotti e caffè nella plastica: di solito si tratta di materiali non riciclabili che si devono gettare tra i rifiuti indifferenziati.

La presenza di un triangolo con codice 07 indica che si tratta di materiali misti, che quindi non possono essere riciclati.

Tovaglioli sporchi di cibo nell’umido. Nei cassonetti dell’umido o dell’organico si possono buttare: avanzi di cibo e pane, scarti di frutta e verdura, fondi di caffè, gusci di uova, pesce, ossa, filtri di camomilla, tè, tisane.

E ancora fazzoletti e tovaglioli non stampati, tovaglioli di carta unti, cenere spenta del caminetto, cibi avariati o scaduti, piante, erba, potatura delle piante, capelli, peli di animali e lettiere per gatti.

Errori più comuni. Uno degli errori che si commette più spesso è quello di buttare i tovaglioli sporchi nell’indifferenziata.

In questo modo si spreca la possibilità di riciclarli, per questo vanno gettati nell’umido: in questo modo si decompongono e possono diventare concime.

Piatti e bicchieri di plastica ripuliti nel contenitore della plastica e dell’alluminio.  Nei cassonetti di plastica e alluminio potete buttare barattoli, flaconi di plastica, alluminio, poliestere, tubetti di dentifricio, di maionese, pomodoro ecc…, carta stagnola, piatti e bicchieri di plastica ripuliti, bombolette spray (solo quelle che non hanno il simbolo Tossico” o “Infiammabile”).

Errori più comuni. Succede spesso di buttare i contenitori dello yogurt sporchi nella plastica: è un errore da non fare.

Ogni contenitore in plastica va sempre lavato prima di essere buttato altrimenti nel momento del riciclo verrà scartato.

Lo stesso vale ovviamente per l’alluminio con il quale si incartano gli alimenti: devono essere puliti dai residui di cibo prima di essere buttati.

Altro errore che si commette è quello di schiacciare le bottiglie di plastica prima di buttarle nell’apposito contenitore, in questo modo la macchina selezionatrice potrebbe non riconoscerle.

Le bottiglie di plastica vuote vanno solo appiattite e non schiacciate. Inoltre non è necessario togliere l’etichetta: è un’operazione che verrà effettuata in discarica.

Bottiglie e barattoli nel contenitore del vetro. La raccolta del vetro è destinata solo a bottiglie e barattoli, si tratta di vetro riciclabile sul quale è impressa la sigla VE. Di solito si buttano in campane apposite presenti in diversi punti della città.

Errore più comune. Buttare cristallo, ceramica, specchi rotti e lampadine nel vetro: si tratta infatti di materiali non riciclabili che vanno nel cassonetto dell’indifferenziata.

Tetrapack nella carta o nella plastica?  Uno dei materiali sul quale sorgono i maggiori dubbi è il Tetrapack che non è né carta né plastica.

La sua raccolta varia da città in città, bisogna quindi conoscere il regolamento del proprio comune, inoltre bisogna rimuovere tutti i residui alimentari prima di buttare i contenitori.

Errore più comune. Buttare il Tetrapack nell’indifferenziata: è l’errore che si fa più spesso in quanto si tratta di involucri particolari, quelli del latte o dei succhi di frutta, per esempio. L’unica cosa da fare è quindi informasi, leggendo il regolamento del proprio comune.

E per tutto il resto? Nell’isola ecologica o negli appositi punti di raccolta ci sono poi dei rifiuti che devono essere smaltiti in modo diverso: nell’isola ecologica più vicina o negli appositi punti di raccolta.

Ecco quali sono: rifiuti ingombranti (televisori, vecchi pc, cellulari, mobili, materassi ecc…), sostanze liquide, materiali pericolosi, pile e batterie scariche, anche quelle delle auto, pneumatici, toner, cartucce, inchiostri ink jet, materiali elettrici, elettrodomestici, solventi, olio esausto. Ci sono poi i farmaci scaduti che vanno portati in farmacia, dove troverete degli appositi contenitori.

Per gli indumenti, invece, quelli in buone condizioni possono essere messi nei raccoglitori per indumenti che sono presenti in tutte le città in diversi punti, mentre quelli vecchi e rotti possono andare nell’indifferenziata.

Errori più comuni. Buttare questi rifiuti semplicemente nell’indifferenziata è un errore, si tratta infatti di materiali inquinanti e pericolosi come ad esempio le pile scariche che contengono sostanze tossiche che finirebbero nel terreno, inquinando anche le falde acquifere.

Buttare l’olio di frittura nel lavandino: l’olio di frittura o comunque l’olio esausto non deve essere buttato nel lavandino, ma va messo in contenitori chiusi e portato in discarica: 1 litro di olio infatti, rende non potabile 1 milione di litri di acqua. Fonte 

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