Salvataggio l’Unità, Di Maio: ‘Minaccia di querela non può essere la risposta, Renzi deve spiegare’

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Eni ha smentito “lo scambio tra salvataggio l’Unità e appalti in Kazakistan”, che ci sarebbe stato secondo un’inchiesta di Report, mentre Matteo Renzi ha minacciato querele.

La mossa dell’ex-premier non bastano, però, secondo Luigi Di Maio. Il deputato 5 Stelle nella tarda serata di ieri ha pubblicato un messaggio su Facebook in cui chiede a Renzi e al dem Bonifazi di spiegare se c’è correlazione tra i due fatti e ha annunciato che il M5S oggi terrà una conferenza stampa per porre a Renzi alcune domande sulla vicenda.
Di seguito il post di Di Maio:
“Avete visto Report? Allucinante!

Dopo il caso Consip, la trasmissione apre lo scandalo del salvataggio de l’Unità. Da Romeo a Pessina. Da Tangentopoli a Renzopoli. Gli interrogativi posti non possono avere come risposta una minaccia di querela. Renzi e Bonifazi hanno il dovere di spiegare. Come hanno convinto Pessina a finanziare l’Unità sapendo che gli sarebbe costato una perdita secca di 400.000 euro al mese? C’entrano gli appalti in Kazakistan? C’entrano altri appalti? Sono stati commessi atti di corruzione? Che qualcosa non torni é chiaro. Domani faremo una conferenza stampa per porre a Renzi queste e altre domande. Renzopoli è durata fin troppo”.

“Siamo tra il maggio del 2014 e il gennaio del 2015. A fine 2014 prende forma la società che salverà l’Unità e diventerà il nuovo editore del quotidiano. La società si chiama Unità Srl, il nuovo socio finanziatore è il costruttore milanese Massimo Pessina, proprietario della Pessina Costruzioni Spa, insieme al suo braccio destro e amministratore delegato Guido Stefanelli. Altra quota di Unità Srl è del Partito Democratico attraverso la fondazione Eyu.
Come cambiano le sorti della Pessina Costruzioni da quando i suoi proprietari sono diventati soci del Partito Democratico?

Report ha ricostruito la storia di alcuni lavori ottenuti da Pessina a partire da allora. Proprio mentre era in corso la trattativa per il salvataggio de l’Unità, la Pessina Costruzioni – secondo quanto riportato da Report – apre una filiale in Kazakhistan, nella cittadina di Aksai, nel nord-ovest del paese, un piccolo centro nato e sviluppatosi attorno a uno dei più grandi giacimenti di gas e petrolio, quello di Karachaganak. Lo sfruttamento del giacimento è gestito dal consorzio Kpo, del quale Eni è socio principale insieme a Shell. Che tipo di lavori ha svolto ad Aksai la Pessina Costruzioni KZ? – si chidee Report che poi prosegue: «Eni ci scrive che il consorzio KPO non ha mai assegnato lavori alla Pessina KZ e la Pessina precisa che Pessina Costruzioni KZ è una società inattiva. Eppure da quanto risulta alla camera di commercio kazaka, la Pessina KZ è dotata di un consistente capitale sociale, di dipendenti e di mezzi». (Ciò non vuol dire che la società sia comunque necessariamente attiva)”.

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