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La Commissione Ue ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia europea per non aver posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e alle condizioni di lavoro discriminatorie.
Secondo la Commissione, l’Italia non ha adottato le norme necessarie per vietare la discriminazione in merito a condizioni di lavoro e uso abusivo di successivi contratti a tempo determinato.
La legislazione italiana,secondo l’Esecutivo,non prevede per docenti a tempo determinato delle scuole pubbliche, la progressione salariale.