Sospettato espulso rientra Italia, preso

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(ANSA) – MILANO, 13 NOV – Nel corso dei costanti e intensi servizi di monitoraggio di ambienti e soggetti ritenuti a rischio radicalizzazione la Digos di Brescia, coordinata dalla Direzione centrale Polizia di prevenzione (Ucigos), e diretta dalla Direzione Distrettuale Antiterrorismo di Brescia, ha individuato, nel comune di Castelcovati (Brescia), Ismail Imishti, cittadino cinquantaduenne di nazionalità kosovara, che nel 2015 era stato espulso dal territorio nazionale per terrorismo con decreto del Ministro dell’Interno.



L’attività investigativa ha consentito di arrestare, far condannare ed attivare le procedure per la successiva espulsione, tutto nella giornata di ieri, lo straniero, che cinque anni prima si era contraddistinto per aver condiviso con il fratello Samet, già domiciliato a Chiari (Brescia), idee chiaramente vicine al radicalismo islamico, tanto che in quella circostanza quest’ultimo era stato tratto in arresto in Kosovo e condannato nel 2019 dal Tribunale di Brescia a 2 anni e 6 mesi per apologia di terrorismo.



Dalle indagini, che hanno beneficiato dell’essenziale contributo dell’Aise, è emerso che Ismail era riuscito clandestinamente a rientrare nel territorio italiano anche grazie all’utilizzo di documenti che sono stati sequestrati e sono al vaglio degli inquirenti. Avrebbe inoltre goduto dell’aiuto di un terzo fratello Qerim, anch’egli irregolare, che ugualmente è stato destinatario di provvedimento di espulsione.

I due sono stati collocati presso il cpr di Gorizia in attesa dell’accompagnamento in Kosovo. (ANSA).