Amazon lancia la sua farmacia online, via alla rivoluzione

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Amazon lancia Amazon Pharmacy, la sua farmacia online con la quale entra in diretta concorrenza con CVS e Walgreens Boots Alliance.



Il lancio negli Stati Uniti arriva due anni dopo l’acquisizione di PillPack e ha il potenziale di rivoluzionare un mercato che vale 4.000 miliardi di dollari e rinomato per le sue inefficienze.



Mettono sassi sui binari, bloccati 4 minorenni nel Barese

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(ANSA) – BARI, 17 NOV – Quattro minorenni stavano posizionando sassi lungo i binari quando un macchinista li ha visti e ha chiamato i carabinieri. E’ accaduto intorno alle 21 di ieri nella nuova stazione ferroviaria di Modugno, nel Barese.



Protagonisti una 15enne e tre 12enni di Bari e Modugno. La prima ragazzina è stata segnalata alla Procura minorile per attentato alla sicurezza dei trasporti. Per gli altri, non imputabili per l’età, sono stati denunciati i rispettivi genitori per abbandono di minori o persone incapaci.

I genitori di tutti e quattro, inoltre, sono stati sanzionati per violazione delle norme anti-Covid per non aver rispettato il distanziamento (400 euro ciascuno) e, inoltre, per la 15enne e due dei 12enni, residenti a Bari, è stata notificata una doppia sanzione, per aver violato il divieto di allontanarsi dal comune di residenza.



Quando i carabinieri sono arrivati sul posto dopo la segnalazione del macchinista che aveva riferito di aver visto, passando con il treno, un gruppo di ragazzini sui binari, i militari li hanno bloccati. I quattro hanno ammesso che stavano posizionando pietre, “inconsapevoli – dicono i carabinieri – della gravità del loro gesto derivante dal rischio di esporre a pericolo non solo la loro stessa incolumità, ma anche quella dei viaggiatori che si trovavano sui convogli in transito”. La linea ferroviaria è stata quindi messa in sicurezza e i minori sono stati accompagnati in caserma per rintracciare i rispettivi genitori cui sono poi stati affidati. (ANSA).



Chiavi in dono a Anita e Lisa, 12enni simbolo lotta dad

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(ANSA) – TORINO, 17 NOV – Due piccole chiavi per non farsi “chiudere né dentro né fuori”. E’ il regalo ricevuto questa mattina da Anita e Lisa, le due studentesse di 12 anni che da settimane studiano sedute al banco fuori dalla scuola media ‘Italo Calvino’, a Torino, e che sono diventate il simbolo della protesta contro la didattica a distanza.

Le due chiavi, cui sono stati dipinti sopra un panda e una tigre, erano accompagnate da una lettera. “Avremmo voluto farvi un regalino ma i negozi sono tutti chiusi. – si legge nella missiva firmata Silvano – Con Lella, che è mia moglie, abbiamo trasformato questa chiave, che rappresenta la vostra volontà di non farvi chiudere né dentro né fuori, in un ‘gioiello’ che spero vi piacerà. Dipinto sopra un fiero animale che come voi lotta, senza violenza ma solo con impegno, volontà e speranza.

Avanti così! Brave”. (ANSA).



Covid: in Austria iniziato il lockdown totale

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(ANSA) – BOLZANO, 17 NOV – La scorsa notte in Austria è scattato il lockdown totale, il secondo dopo quello in primavera. Il divieto di uscire copre tutte le 24 ore. Asili, scuole e negozi restano chiusi per quasi tre settimane, fino al 6 dicembre. Viene comunque garantita l’assistenza dei figli di genitori che svolgono lavori essenziali.



Nel frattempo proseguono i preparativi dello screening di massa, annunciato dal cancelliere Sebastian Kurz per i primi di dicembre, in concomitanza con la fine del lockdown. I test a tappeto, svolti, almeno in parte, dall’esercito, saranno comunque volontari.

L’Austria segue l’esempio della Slovacchia, dove sono stati sottoposti a tampone rapido 5,5 milioni cittadini tra i 10 e i 65 anni, individuando 50.000 asintomatici. Per chi non si sopponeva al test scattavano restrizioni per spostamenti e lavoro. (ANSA).



Turchia: ‘legami golpisti’, 101 mandati di cattura

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(ANSA) – ISTANBUL, 17 NOV – Nuovi arresti di massa in Turchia di sospetti affiliati alla rete del magnate e imam Fethullah Gulen, che Ankara accusa di aver orchestrato il fallito colpo di stato del 15 luglio 2016. I mandati di cattura emessi stamani sono almeno 101.



L’operazione più grande è coordinata dalla procura di Istanbul, che ha ordinato 54 arresti in 19 province, di cui 23 già eseguiti. Altri 22 sospetti sono ricercati dalla procura della capitale Ankara per aver utilizzato ByLock, l’app di messaggistica istantanea con cui, secondo i magistrati, i golpisti si scambiavano informazioni criptate.

Ricercati anche 25 presunti infiltrati nelle forze di sicurezza in raid coordinati dalla procura di Nigde, in Anatolia centrale. Lo riporta Anadolu. (ANSA).



Covid: emergenza casa riposo astigiana, oltre 120 positivi

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(ANSA) – ASTI, 17 NOV – Sono 82, su 96, gli ospiti positivi al Coronavirus nella Casa di Riposo San Giuseppe di Castelnuovo don Bosco, poco più di 3mila abitanti in provincia di Asti.

Positivi anche 40 dipendenti su 50; otto i decessi finora registrati. A rendere noti i dati è il sindaco, Antonio Rago, al centro di una accesa polemica con la minoranza proprio sulla gestione della casa di riposo, che è comunale.



Nei giorni scorsi, l’Asl To5 competente per territorio aveva chiesto lo sgombero del Padiglione Cafasso, la struttura della casa di riposo che ospita 13 anziani non autosufficienti, ma il primo cittadino ha risposto di non avere nessun ruolo, se non quello di nominare i membri del CdA. “Mi risulta che i famigliari si sono opposti allo spostamento”, ha aggiunto bollando come “sciacallaggio” le critiche dei consiglieri di opposizione che lo invitavano alle dimissioni.

“Rago ci accusa di sciacallaggio politico, ma chi si fa scudo del Covid è proprio lui per non ammettere di essersi disinteressato del problema – ribatte il capogruppo d’opposizione Luciano Badolisani, della lista Insieme per il Cambiamento -. Per il bene della Casa di Riposo, in qualità di autorità sanitaria locale, chieda alla Regione il commissariamento della struttura prima che sia troppo tardi”.

(ANSA).



Covid: 68 contagi in centro anziani in Puglia

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(ANSA) – BARI, 17 NOV – Un focolaio di casi Covid è stato accertato nel centro anziani ‘Storelli’ di Bisceglie (Barletta-Andria-Trani) dove sono risultate positive 68 persone: 47 ospiti e 21 operatori sanitari. Ne dà notizia su Facebook il sindaco Angelantonio Angarano spiegando che gli anziani contagiati si trovano nella struttura e gli operatori sanitari, tutti asintomatici o paucisintomatici, sono in isolamento domiciliare.



“Data la delicatezza della situazione – dice il sindaco – ho chiesto la massima attenzione e collaborazione delle autorità sanitarie e della proprietà della struttura per mettere in atto i protocolli necessari ad evitare l’ulteriore diffusione del contagio all’interno e all’esterno della casa di riposo”.

(ANSA).



Le Regioni vogliono cambiare colore, pressing sul governo

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Dopo due settimane di misure restrittive per le regioni rosse e arancioni potrebbero essere possibili, nella terza settimana, quella di monitoraggio e verifica, “allentamenti per alcune aree, ma questa cosa va ancora stabilita”. Una fonte del governo apre con estrema cautela alla speranza per i territori più penalizzati dalle norme anti-Covid, mentre resta prevalente la linea del rigore e non si spegne la polemica di alcuni governatori in vista delle prossime ‘pagelle’ sul contrasto al virus e soprattutto del Natale.

Il pressing sull’esecutivo ha i toni decisi di Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia (arancione), che ha chiesto e ottenuto per oggi una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni. “Potremo finalmente confrontarci sui criteri applicati dal Comitato tecnico scientifico rispetto ai dati forniti a livello regionale – dice l’esponente leghista -. È un atto dovuto per chiarezza nei confronti dei cittadini e delle imprese della mia regione”.

Sabato scorso Fedriga, dopo la decisione del governo di applicare al Friuli le misure per la zona arancione, aveva ritirato l’ordinanza appena emessa che prevedeva già regole più rigorose.

Ora il governatore parla di “discutere delle scelte che determinano il passaggio in una o nell’altra fascia”, ma dal governo non sembrano preoccupati che si vogliano mettere in discussione i criteri fissati per la Cabina di regia al ministero della Salute, nella quale sono rappresentate anche le Regioni.

Le prime a essere sottoposte a nuova valutazione saranno, dal 20 novembre, le prime a essere dichiarate rosse, ossia Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta ed Alto Adige (Provincia autonoma). La pressione delle categorie produttive – specie ristoratori e commercianti – sui presidenti di Regioni si stanno facendo sempre più forti affinché si agisca sul governo per fargli allentare il più presto possibile la stretta anti-Covid. Si conta di ottenere cambiamenti di fascia dal ministero della Salute anche prima del nuovo Dpcm che dopo il 3 dicembre definirà le regole per le feste natalizie (e per i consumi ad esse connessi).



Ma il meccanismo a tre colori ideato dall’esecutivo con l’ultimo Dpcm prevede dei tempi ben precisi, che il ministro della Salute Roberto Speranza sembra intenzionato a far rispettare senza deroghe. La sottosegretaria Sandra Zampa conferma che l’obiettivo del governo è proseguire “con il modello “delle tre fasce, rossa, arancione e gialla”, mentre viene di nuovo escluso un lockdown totale come quello varato in Austria.

Di fronte a un primo, timido ammorbidimento della curva epidemica non è il momento di mollare la presa, si ragiona nell’esecutivo e nel Comitato tecnico scientifico, soprattutto se si vuole avere qualche possibilità di allentamento del rigore a Natale. Dibattito sulle feste, il cenone e il veglione che peraltro al momento Speranza definisce “lunare”.

Come ribadisce la fonte di governo sentita dall’ANSA, “é scritto. Chi ha un colore ci resta per due settimane minimo”.

Dalla terza in poi, quella della verifica dei dati, a fronte di numeri incoraggianti si può iniziare a parlare di “allentamenti”, esperti permettendo. Ma non sarà facile ottenerli per le Regioni.

Tanto che il presidente della Toscana Eugenio Giani, critico ma collaborativo con il governo dopo l’inserimento della regione in zona rossa, afferma che l’obiettivo è riportarla in zona gialla entro Natale, ma, ammette, “risalire è dura”.



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