Piemonte, anche studenti Medicini in campo contro il Covid

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(ANSA) – TORINO, 14 NOV – Anche gli studenti del sesto anno di Medicina scendono in campo, in Piemonte, nella lotta al Coronavirus. Sono circa 200 quelli che si sono resi disponibili, già da questa settimana, a svolgere un’esperienza di tirocinio per attività di supporto al contact tracing, alla sorveglianza e all’emergenza SARS-CoV-2. Non saranno a contatto con malati Covid, ma daranno comunque un importante sostegno all’attività di contenimento della pandemia.



“La proposta, preziosissima in questo periodo di grande emergenza, testimonia la vicinanza e la sensibilità dell’istituzione universitaria nei confronti di chi opera in prima linea contro questa pandemia. – afferma Carlo Picco, Commissario Asl Città di Torino – Ringrazio gli studenti che hanno dato la loro disponibilità e che, da martedì scorso, sono già operativi nelle sedi individuate, contribuendo attivamente alla lotta al coronavirus”. (ANSA).

Annullata l’edizione 2021 Festival del giornalismo

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(ANSA) – PERUGIA, 14 NOV – Dopo quella del 2020, anche l’edizione 2021 del Festival internazionale del giornalismo è stata annullata a causa della pandemia. Lo annunciano gli organizzatori. “Una decisione che fa male – scrive nel suo profilo Facebook Arianna Ciccone – ma è doverosa. Non possiamo fare diversamente”. “Le condizioni dovute alla pandemia globale non lo permettono. Per serietà lo annunciamo oggi senza cercare o sperare soluzioni pasticciate e alla fine comunque irresponsabili”.



“Teniamo duro – prosegue Arianna Ciccone – guardiamo al 2022 e a un’edizione che dopo due anni di interruzione ne sono certa sarà memorabile”. (ANSA).



Sanità: Cgia, Governatori e Sindaci non pagano debiti Asl

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(ANSA) – VENEZIA, 14 NOV – Dei 12 miliardi di euro messi a disposizione dal Governo Conte per consentire alle Asl, alle Regioni e agli Enti locali il pagamento dei debiti commerciali scaduti entro il 31 dicembre 2019, solo poco più di 2 miliardi sono stati richiesti da questi enti alla Cassa Depositi e Prestiti per saldare i propri creditori. Il rischio che la situazione regredisca ulteriormente è alquanto probabile: lo afferma il coordinatore dell’Ufficio studi degli Artigiani di Mestre Paolo Zabeo.

“Tra gli effetti generali della crisi in atto, il calo degli ordinativi e i mancati pagamenti, tante aziende fornitrici degli enti pubblici denunciano insistentemente la mancanza di liquidità – sostiene – e non è da escludere che, a dicembre, molte avranno grosse difficoltà a pagare le tredicesime ai propri dipendenti”. (ANSA).



Stati Generali M5s: da alleanze a mandati, i nodi in agenda

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“Valorizzare le competenze in ingresso e quelle acquisite nell’esperienza istituzionale dei portavoce, senza rinunciare al principio fondante del limite al doppio mandato”. E’ il primo dei quesiti che i 305 delegati M5s saranno chiamati a risolvere al tavolo sulle “regole e principi” convocato nell’ambito della due giorni di lavoro degli Stati generali M5s di sabato e domenica.

Un documento di lavoro inviato ai partecipati il M5s informa infatti i delegati che “gli esiti delle assemblee regionali hanno confermato che il limite del doppio mandato va mantenuto, in quanto elemento distintivo e irrinunciabile del Movimento 5 Stelle ” ma anche che “contemporaneamente, è emersa la necessità di capire come possano essere valorizzate le competenze acquisite dai portavoce nel corso dell’esperienza istituzionale”. Sul piatto ci sono varie soluzioni: come la possibilità di svolgere il ” terzo mandato per meriti speciali” o, tra gli altri, mantenere la regola del mandato “zero” per i consiglieri comunali o “consentire un terzo mandato consecutivo se uno dei due mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno”.



DIREZIONE POLITICA. E’ il secondo dei punti all’ordine del giorno dei lavori del tavolo sulle regole. Il presupposto della discussione parte dall’assunto per il quale occorre conciliare “l’esigenza di una rappresentanza giuridica e istituzionale certa (necessaria per espletare le attività che la legge richiede) con l’esigenza manifestata di una guida collegiale”.
Nelle discussioni regionali le proposte avanzate dagli iscritti variano dalla possibilità di indicare un capo politico con ruolo da “primus inter pares” in una linea politica collegiale oppure optare per un organo collegiale puro, senza differenze tra i membri. Soluzione tuttavia che ponte un problema: “chi è il legale rappresentante o portavoce?”.



ROUSSEAU. Quello della piattaforma del M5s è un’ altro dei nodi che il M5s deve sciogliere. Le assemblee regionali hanno confermato la necessità di mantenere strumenti di democrazia diretta “seppur nella maggior parte delle riunioni territoriali sia emersa la necessità di rivedere le funzioni e i servizi attivati nell’ottica di una maggiore funzionalità” ma anche di ridefinire il “rapporto” con Rousseau. Tra ipotesi in campo, oltre all’affidamento del servizio, è contemplata anche quella di “internalizzazione della Piattaforma, con definizione di criteri di incompatibilità tra le varie cariche (Rousseau, Movimento 5 Stelle, cariche elettive)”.



ALLEANZE. “Le alleanze con altri partiti non devono essere strutturali ma contingenti in base ai territori, ai programmi ma soprattutto in base alle regole elettorali dei singoli territori in cui si deve concorrere”. Questa è la base di discussione. Ma la domanda a cui il tavolo sulle regole dovrà rispondere è un’altra: esistono “casi particolari in cui, oltre all’approvazione dei gruppi locali, è necessaria un visione più ampia che vada oltre le logiche del singolo territorio?”.



ORGANIZZAZIONE. Durante la due giorni di lavoro si riunirà poi il tavolo sull’organizzazione che dovrà decidere come implementare la rete territoriale del Movimento, in quali casi poter concedere l’uso del simbolo M5s ai gruppi locali, se arrivare al riconoscimento della figura dell’attivista, come finanziare le attività del M5s, se rivedere o meno gli organi di garanzia del Movimento.



AGENDA POLITICA. In tutti gli incontri territoriali, si legge nel documento del Movimento, ricorrono argomenti che sono “lo specchio delle preoccupazioni che oggi, in questi mesi, attanagliano gli italiani” e cioè la sanità, il lavoro, il fisco, la scuola. Dalle assemblee è pervenuta la richiesta di avere un salario minimo garantito, di garantire maggiori diritti ai lavoratori al fine di contrastare la precarietà. È stata, altresì, sottolineata l’importanza di arrivare alla cosiddetta seconda fase del reddito di cittadinanza, rendendolo più efficiente e rivedendo la figura dei navigator. (ANSA).



Migranti:Oim, 199 riportati in Libia da guardiacoste Tripoli

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(ANSA) – TUNISI, 14 NOV – “Questa notte, 199 migranti, tra cui 28 donne e 31 bambini, sono stati riportati in Libia dalla Guardia costiera” libica. Lo scrive su Twitter l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) sottolineando come “la Libia non sia un porto sicuro per il ritorno”.

“Ribadiamo il nostro appello alla comunità internazionale e all’Ue affinché intraprendano azioni urgenti e concrete per porre fine al ciclo di ritorno e sfruttamento”, scrive la portavoce di Un-Migration Safa Msheli sempre su Twitter. (ANSA).



Pedopornografia:detenevano foto e video con minori,2 arresti

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(ANSA) – COSENZA, 14 NOV – La Polizia Postale di Roma, in collaborazione con il del Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online (C.N.C.P.O.), ha arrestato due persone trovate in possesso, in distinte occasioni, di ingenti quantità di video e foto con bambini di età compresa da 0 a 14 anni.

Nel primo caso, nel corso di una perquisizione, gli investigatori della Polizia Postale hanno sequestrato oltre 1.700 immagini e circa 400 video pedopornografici. L’uomo, un romano di 42 anni, aveva stampato alcune foto raccapriccianti e le teneva appese in camera da letto come fossero dei quadri.

La persona arrestata è stata portata nel carcere di Rebibbia.

Nella seconda circostanza gli agenti della Polizia Postale di Roma, Reggio Calabria e Cosenza, con il coordinamento della Procura di Catanzaro, hanno individuato un altro uomo di 41 anni, cosentino ma domiciliato nella Capitale, che, utilizzando la rete Internet, deteneva e divulgava immagini con minori tra gli 8 e i 14 anni e video con immagini esplicite.

Anche in questo caso è stata sequestrata una notevole quantità di materiale: oltre 7.500 immagini e più di 640 file video di carattere prettamente pedopornografico. L’uomo è stato portato nel carcere di Viterbo. (ANSA).



Coronavius: Le tre zone e le regole locali, l’Italia dei divieti

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Un runner a Piazza Navona © ANSA



Sette aree ‘zona rossa’, 9 ‘zona arancione’ e 5 ‘zona gialla’: così cambia la mappa delle Regioni e delle Province autonome alla luce dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, alla luce dei monitoraggi dell’Iss. La nuova ordinanza entra in vigore da domenica 15 e il contenuto è già noto: due Regioni – Campania e Toscana – stanno per aggiungersi all’elenco delle zone rosse di cui già fanno parte Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano e Valle d’Aosta.

Emilia-Romagna, Friuli e Marche diventeranno arancioni, raggiungendo Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria. ‘Gialle’ rimangono invece Lazio, Molise, Sardegna, Trento e il Veneto.



ABRUZZO (ARANCIONE) : In Abruzzo è previsto il potenziamento dei controlli per assicurare il rispetto delle misure e per far rispettare il divieto di assembramenti, con l’utilizzo di impianti di diffusione sonora per richiamare l’attenzione delle persone. Particolare attenzione al controllo degli spostamenti tra Comuni e verso il capoluogo.



BASILICATA (ARANCIONE): Rimodulati i servizi di vigilanza e controllo connessi all’emergenza epidemiologica da parte delle forze di Polizia, con il concorso della polizia locale e dei militari dell’Esercito di ‘Strade Sicure’. In definizione l’abolizione delle ‘zone rosse’ nei Comuni di Genzano di Lucania e Irsina.



BOLZANO (ROSSA): La provincia autonoma di Bolzano è zona rossa, con un regime definito ‘lockdown duro’: nel capoluogo l’attività motoria potrà svolgersi entro una distanza massima dalla propria abitazione di 1.000 metri, e c’è un’app per controllarla. In Alto Adige dalla prossima settimana scatta la didattica a distanza per tutte le medie e superiori; in presenza negli asili e nelle scuole elementari solo per i bambini i cui genitori svolgono lavori essenziali. Misure più restrittive anche per le attività economiche. Previste. Il governatore Arno Kompatscher annuncia un test di massa per 350mila persone.

TRENTO (GIALLA): Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha varato una nuova ordinanza che prevede interventi sulle attività motorie, sulla somministrazione di bevande in bar e ristoranti, su alcune chiusure festive, sui mercati all’aperto e sulle modalità per fare la spesa.

CALABRIA (ROSSA): A Catanzaro sospese le attività didattiche in presenza per le scuole di ogni ordine e grado fino al 28 novembre, anche degli asili pubblici e privati.

CAMPANIA (ROSSA): In Campania i sindaci di alcune città, come Benevento e Torre Annunziata, si sono mossi nella direzione di chiudere strade o piazze affollate. Anche a Napoli sono attese misure in questa direzione, in particolare per 90 strade che risultano particolarmente soggette ad assembramenti.

EMILIA-ROMAGNA (ARANCIONE) : l’ordinanza del governatore Bonaccini prevede negozi chiusi la domenica (tranne farmacie, alimentari, tabacchi ed edicole) mentre il sabato saranno chiusi anche i parchi commerciali e i negozi più grandi. A scuola vietate lezioni di ginnastica, di canto e di strumenti a fiato. Stop anche all’attività sportiva e motoria nei centri e sul lungomare. A Bologna il sindaco vieta iniziative, manifestazioni ed eventi in centro storico, compresa l’attività degli artisti di strada.

FRIULI VENEZIA-GIULIA (ARANCIONE): Il governatore Fedriga ha emesso una ordinanza, che prevede la “raccomandazione” per l’accesso ai negozi delle grandi e medie strutture nelle prime due ore della giornata agli anziani. Tra le altre misure: negozi chiusi nei festivi (tranne farmacie, alimentari, edicole e tabacchi). Consumazioni al bar solo da seduti dopo le 15, attività motoria lontana dai centri storici, centri commerciali chiusi nei prefestivi e festivi. Nelle scuole del primo ciclo sospese le lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato.

LAZIO (GIALLO): Controlli sugli arenili ma anche nelle aree verdi della Capitale. A Roma messaggi ‘anti-folla’ dalle auto dei vigili e accessi contingentati in caso di assembramenti nelle vie dello shopping, monitorate con l’elicottero. Stop alle fermate metro del centro: il Comune valuta l’apertura delle ztl. Decisa la chiusura dei maxi-store e dei mercati non alimentari nei festivi.



LIGURIA (ARANCIONE): A Genova in arrivo una ordinanza per vietare dal weekend le passeggiate in alcune parti della città, come il lungomare. Parchi aperti ma controllati con personale della Protezione civile a verificare gli assembramenti. In quanto zona arancione, chiusura di bar e ristoranti e il divieto di uscire dalla regione e spostarsi tra Comuni, salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità.

LOMBARDIA (ROSSA): In Lombardia, ricaduta in zona rossa, vengono applicate le restrizioni più severe previste dal dpcm: non si può uscire di casa se non per comprovati motivi, chiusi i negozi salvo quelli di necessità, didattica a distanza. A Milano controlli serrati e chiusure: solo ieri un ristorante del centro, tre circoli privati e una macelleria.

MARCHE (ARANCIONE): In ossequio alle restrizioni della zona arancione: coprifuoco dalle 22 alle 5, dad al 100 per cento alle superiori, chiusi bar, pasticcerie e gelaterie, consentita la consegna a domicilio, centri commerciali chiusi nel week end, capienza sui bus ridotta del 50%.



MOLISE (GIALLA): In Molise le restrizioni ‘standard’ delle zone gialle: ci si può spostare da Comune a Comune e da Regione a Regione. Ristoranti e bar chiudono alle 18, i negozi invece restano aperti fino a chiusura. A Termoli proteste dei commercianti: con bar e ristoranti chiusi presto, cala anche l’incasso.

PIEMONTE (ROSSA): Stretta severa per il Piemonte, così come per le altre zone rosse: vietati gli spostamenti, se non per lavoro, necessità o salute, anche all’interno del proprio Comune. Chiusi bar e ristoranti. In presenza solo le scuole dell’infanzia, le elementari e la prima media.

PUGLIA (ARANCIO): dopo gli assembramenti dello scorso weekend, a Bari si è decisa la stretta: il sindaco ha aumentato i controlli in alcune vie della città e nei pressi delle grandi strutture commerciali. Chiusi tre giardini e lo skate park. A Trinitapoli in azione sentinelle anti-assembramenti. Altri quattro sindaci hanno disposto la chiusura di alcune aree fino al 3 dicembre: Altamura, Monopoli, Noicattaro e Corato. A Foggia da oggi chiuse la villa comunale e, nel fine settimana, le principali vie del centro.

SARDEGNA (GIALLO) : A Cagliari vietate bici e altri mezzi su ruote sulla passeggiata dell’Ammiragliato. L’assessore regionale alla Sanità Nieddu ha chiesto al governo di chiudere tutte le scuole, elementari, medie e superiori, per frenare il Covid. In arrivo dalla Regione un piano per la riorganizzazione della sanità.



SICILIA (ARANCIONE): Il sindaco di Palermo Orlando ha sospeso l’ordinanza, già annunciata, di chiusura delle scuole dell’obbligo. Fino al 3 dicembre divieto di stazionamento in centro e nel weekend anche sul litorale. Anche l’arcivescovo Lorefice ha disposto la sospensione delle attività parrocchiali in presenza a eccezione della Messa e degli altri sacramenti. A Catania, divieto di stazionamento nel weekend a Piazza Duomo e nel Borgo Marinaro.

TOSCANA (ROSSA): Maggiori controlli delle forze dell’ordine, in particolare nei fine settimana, e via libera anche a eventuali misure più restrittive, compresa la chiusura delle strade e delle piazze maggiormente frequentate, come a Firenze o a Empoli. Stop a ristoranti e bar nei weekend. Livorno ha già disposto di interdire l’accesso ai ‘moletti’ nel fine settimana; Monsummano ha detto stop alle passeggiate nei parchi e nei giardini pubblici.

UMBRIA (ARANCIONE): Oltre alle misure previste dal dpcm per le zone arancioni, sono state decise restrizioni cittadine: il sindaco di Perugia ha disposto la chiusura al pubblico, per l’intero arco della giornata e fino al 22 novembre, della scalinata della cattedrale di San Lorenzo. Anche a Terni disposto il divieto d’accesso ad alcune aree della città.

VALLE D’AOSTA (ROSSA): Con le misure più restrittive previste dal dpcm, la Valle d’Aosta si affida all’online: lezioni universitarie solo a distanza e indicazione sui siti del Comune del capoluogo e della Confcommercio dei negozi aperti che effettuano servizi di consegna a domicilio.
 



VENETO (GIALLO) : Ordinanza del governatore Luca Zaia contro lo ‘struscio’: non è permesso passeggiare nei centri storici delle città e nelle aree affollate; la somministrazione di bevande e alimenti dalle 15 alle 18 dovrà avvenire esclusivamente da seduti. Nei prefestivi chiuse le grandi e medie strutture di vendita, outlet compresi. Aperti solo alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole. Nei festivi vietato ogni tipo di vendita, ad eccezione degli alimentari. Per centri commerciali e supermercati favorire l’accesso degli anziani nelle prime due ore. Stretta anche sui mercati all’aperto. A Verona nel fine settimana senso unico per le strade pedonali.



Dispositivo finisce in un polmone, ginecologo indagato

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(ANSA) – RAVENNA, 14 NOV – Il particolare dispositivo di contraccezione inserito in un braccio – una barretta monouso lunga quattro centimetri che impedisce l’ovoluzione per almeno tre anni – è poi migrato fino al lobo polmonare destro assumendo una posizione al momento non operabile per via dei rischi. Per quanto accaduto a una ravennate poco più che ventenne, un ginecologo di una clinica privata della città romagnola è stato indagato per lesioni colpose.

Per fare luce sull’accaduto, come riportato dalla stampa locale, ieri il Gip Janos Barlotti ha affidato una specifica perizia medico legale alla presenza sia degli avvocati del ginecologo (Giovanni Scudellari e Antonio Primiani) che di quello della ragazza (Luca Donelli) i quali hanno a loro volta individuato propri consulenti. La risposta ai quesiti del Tribunale verrà depositata entro 60 giorni.

L’inserimento del dispositivo risale al settembre 2017 quando la giovane si era presentata in clinica per cambiare il precedente sistemato nel 2014. Secondo l’esposto (Pm titolare del fascicolo Monica Gargiulo), a togliere il vecchio sarebbe stato il ginecologo il quale avrebbe poi lasciato l’incombenza del nuovo inserimento a una infermiera. Nel maggio scorso la giovane, lamentando vari problemi fisici, si era presentata anzitempo per la rimozione della barretta: ma lo stesso ginecologo non era più riuscito a trovarla. Solo una tac di inizio giugno aveva rivelato la nuova posizione. La giovane si era allora presentata all’ospedale Sant’Orsola di Bologna dove, dopo alcuni giorni di ricovero, le era stata per ora sconsigliata l’operazione per via dei rischi connessi. La ragazza, annichilita dalla prospettiva di dovere convivere con quella barretta migrante per il corpo che potrebbe anche precluderle la possibilità di diventare madre in futuro, si è quindi decisa a rivolgersi alla magistratura. (ANSA).



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