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(ANSA) – ROMA, 11 NOV – La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre destinerà aiuti per 100mila euro alle popolazioni del Mozambico attaccate nei giorni scorsi dai “jihadisti appartenenti al sedicente Stato Islamico nell’Africa Centrale”. L’attacco è avvenuto domenica a Muidumbe, e i terroristi hanno decapitato e smembrato i corpi di decine di persone in un campo di calcio. “Secondo alcuni rapporti i miliziani hanno massacrato anche oltre quindici bambini insieme agli adulti che li preparavano ai riti tradizionali della tribù Makonde. La provincia maggiormente interessata dagli attacchi è quella di Cabo Delgado, situata nel nord del Paese”, riferisce Acs.
Mons. Luiz Fernándo Lisboa, vescovo di Pemba, in un video di Caritas Mozambico, descrive la situazione di Paquitequete, un sobborgo della capitale che si affaccia sulla costa: “Sono arrivati già 10.000 rifugiati e altri sono in arrivo. Non hanno un luogo in cui dormire, solo coperte e rifugi improvvisati.
Alcune persone sono morte durante il tragitto. Si tratta di una situazione umanitaria disperata – prosegue il prelato – per la quale stiamo chiedendo, anzi implorando l’aiuto e la solidarietà della comunità internazionale”.
“Accogliendo questo appello intendiamo aiutare la diocesi di Pemba e quelle limitrofe con aiuti di emergenza per le vittime di Cabo Delgado, oltre ai progetti che stiamo già sostenendo nell’ambito delle stesse diocesi per i loro sacerdoti e le loro religiose”, afferma Regina Lynch, responsabile del Dipartimento Progetti di Acs Internazionale. Aiuto alla Chiesa che Soffre per far fronte alla crisi lancia dunque una raccolta fondi per destinare 100.000 euro agli aiuti di emergenza per soccorrere la popolazione brutalmente aggredita dai jihadisti mozambicani affiliati all’Isis. (ANSA).